Red
8 febbraio 2021
«Sassari capitale delle grandi incompiute»
Tore Piana coordinatore di Energie per l´Italia accende i riflettori sul «caso della realizzazione del nuovo ospedale in capo all´Aou, i cui lavori, pur appaltati (95milioni di euro), non iniziano. Rischio azioni legali con richiesta di risarcimento da parte della società aggiudicatrice, la Salini»

SASSARI - «La politica sassarese sembra, da tempo, colpita dalla sindrome della decadenza, lenta e continua, che sta portando la seconda città della Sardegna a un declino sempre più marcato nei confronti del capoluogo e di altre realtà del nord Sardegna, come Olbia». Ad affermarlo è il coordinatore di Energie per l'Italia Tore Piana, che prosegue: «Oggi, Sassari appare come la capitale delle grandi incompiute e voglio ricordarne solo alcune: campus universitario (investimento di circa 42milioni di euro), Stazione internodale degli autobus (investimento circa 23milioni di euro, con lavori ripresi), completamento della metropolitana di superficie con collegamenti nell’hinterland e aeroporto (circa 20milioni), frigo macello comunale di Truncu Reale (investimento di circa 5,5milioni di euro), ex Mattatoio comunale di Via Duca degli Abruzzi (investimento circa 3milioni), nuovo cimitero comunale (investimento di circa 60milioni)».
«Un vero e proprio disastro - prosegue Piana – Oggi, a tutte questi innumerevoli incompiute, rischia di aggiungersene un’altra, ritenuta importantissima in periodo di pandemia Covid, e riguarda la costruzione del nuovo Ospedale a Sassari e, più precisamente, i “Lavori di ampliamento del complesso ospedaliero universitario di Sassari compreso il completamento, adeguamento funzionale e il collegamento dell’esistente”. Il costo complessivo dell'opera è di 95milioni di euro, cosi come descritto nella Deliberazione dell'Aou di Sassari n.231 del 13 marzo 2019, che riporta il finanziamento alla data del 18 dicembre 2014 a favore della Aou. di cui alle delibere Cipe 78/2011, 93/2012, 21/2014 e 41/2014 e che ad aggiudicarsi i lavori in via definitiva, con delibera Aou 498 del 23 dicembre 2015, è stata Rti “Salc” (mandatario) e “Gemmo” (mandante), per un importo di 78.619.305euro. Alla data odierna, della costruzione del nuovo Ospedale di Sassari, nulla si sa e nulla è iniziato. Da qui, le rincorrenti voci di corridoio non ufficiali, che l’impresa aggiudicataria, la Salc della famiglia Salini, fra i più grossi costruttori nazionali in opere pubbliche, possa intentare un'azione legale di risarcimento danni per mancati e ritardati guadagni. Sarebbe l’ennesimo colpo di grazia per un territorio in continua decadenza».
Da qui, le domande del coordinatore dell'Epi: «Che azioni sta promuovendo l’Amministrazione comunale a guida del sindaco Campus, per far iniziare i lavori e non rischiare di perdere i finanziamenti? Quali azioni, sia politiche che amministrative, l’Amministrazione comunale di Sassari sta intraprendendo sulle opere su descritte e definite incompiute? Si capisce che in un momento di crisi economica come questa, la città di Sassari non si può assolutamente permettere ritardi che rischiano di perdere finanziamenti e lavori per oltre 230milioni di euro. Che idee e progettualità ha la classe politica sassarese per far rinascere Sassari e appropriarsi del ruolo guida nel nord Sardegna. A nessuno venga in mente che con la futura probabile etichetta di “Città metropolitana” tutti i problemi vengono risolti. Oggi, la dimostrazione è che i finanziamenti per Sassari esistono, ma non si riesce a spenderli, una vera e propria sindrome o maledizione o decadenza della politica sassarese», conclude Tore Piana.
Nella foto: il progetto per il nuovo ospedale
|