Red
26 febbraio 2021
«Sardegna troppo lenta sulle vaccinazioni over 80»
A rilevarlo è una ricerca del Centro studi ImpresaLavoro di Massimo Blasoni. A ieri, le somministrazione delle dosi di vaccino alle persone dagli 80 anni in su sono 5.501 su 77.207 (pari al 7percento)

CAGLIARI – Partendo dal fatto che l’età media dei decessi per Covid-19 è di 81 anni, una ricerca del Centro studi ImpresaLavoro di Massimo Blasoni sottolinea come, a ieri (mercoledì), le somministrazioni delle dosi di vaccino alle persone dagli 80 anni in su sono in Sardegna 5.501 su 77.207 (pari al 7percento), mentre quelle nella fascia d’età 20-39, dove il tasso nazionale di mortalità è quasi nullo (0,1percento), siano state 17.053 (il 22percento). Inoltre, i dati elaborati dal Ministero della Salute e dall’Istituto superiore di sanità attestano come siano finora 1.873 i vaccinati sardi nella fascia dai 70 ai 79 anni (pari al 2,4percento).
E' vero che buona parte delle somministrazioni a persone relativamente giovani sono state fatte a personale sanitario e anche agli amministrativi del comparto, tuttavia il dato colpisce. In Germania, per esempio, si è preferito anteporre gli anziani in grave rischio di salute agli amministrativi di ospedali e ospizi che non fossero direttamente a contatto con i degenti.
«Il personale medico va ovviamente tutelato. Una rimodulazione anche solo parzialmente diversa delle priorità – sottolinea l’imprenditore Massimo Blasoni - potrebbe tuttavia ridurre i decessi: in buona sostanza, il numero dei morti sarebbe oggettivamente più basso, se si concentrassero le vaccinazioni nelle fasce d’età che attualmente registrano il più alto tasso di mortalità».
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