S.A.
18:11
All’Aou Sassari la nuova tomoterapia Radixact
Trattamenti oncologici radioterapici più precisi e mirati, riducendo al minimo gli effetti collaterali della terapia. Questa mattina la presentazione

SASSARI – Un nuovo macchinario di ultimissima generazione che consente di effettuare un trattamento radioterapico con maggiore precisione e controllo, riducendo al minimo gli effetti collaterali della terapia. Si tratta del nuovo acceleratore per la tomoterapia "Radixact" dell'Aou di Sassari che, entrato in funzione nel bunker di viale San Pietro già nei giorni scorsi, ha permesso di avviare i trattamenti sui primi sette pazienti con patologia oncologica. La presentazione ufficiale si è svolta nella sala riunioni di Palazzo Bompiani, alla presenza dell’assessore regionale alla Sanità Armando Bartolazzi, dei vertici dell’assessorato e delle principali istituzioni cittadine e accademiche: il commissario straordinario dell’Aou Mario Carmine Palermo, con i nuovi direttori amministrativo e sanitario Alberto Mura e Lucia Anna Mameli, il sindaco di Sassari Giuseppe Mascia, il rettore dell’Università di Sassari Gavino Mariotti, l'assessora regionale al Lavoro Desiré Manca, la presidente della Commissione regionale Sanità Carla Fundoni, il commissario della Asl 1, monsignor Antonio Tamponi amministratore apostolico dell'Arcidiocesi di Sassari e l’amministratore straordinario della città metropolitana di Sassari Gavino Salvatore Eugenio Arru. A seguire, i presenti hanno visitato il nuovo bunker della Radioterapia, dove il macchinario è in funzione.
La nuova tecnologia, integrata nel percorso oncologico dell’Aou, consente di somministrare una radioterapia a intensità modulata con guida d’immagine in grado di adattarsi con estrema precisione alla forma del tumore, risparmiando i tessuti sani circostanti. «Con l’attivazione della Radixact, la nostra azienda rafforza la sua vocazione di polo sanitario avanzato e arricchisce concretamente la rete regionale oncologica – ha dichiarato il commissario straordinario Mario Carmine Palermo –. Abbiamo investito circa 7 milioni di euro tra l’acquisto dell’acceleratore e i lavori di realizzazione del nuovo bunker. L'Aou dimostra così l’impegno verso una innovazione tecnologica e verso percorsi terapeutici che siano ancora più efficaci e sostenibili per tutti i pazienti».
In Italia, al momento, ci sono alcune strutture sanitarie pubbliche dotate di questa apparecchiatura. In Sardegna l’Aou di Sassari è la seconda realtà ad averla in funzione. «Il nostro nuovo macchinario – ha detto Salvatrice Campoccia, direttrice della Radioterapia – ci consente di migliorare ulteriormente la qualità di cure. Significa ridurre gli accessi, gli eventi avversi e migliorare il comfort. È il risultato di un grande lavoro di squadra e di un investimento che guarda al futuro della medicina oncologica». La tomoterapia Radixact è progettata per offrire trattamenti più brevi e mirati. L’erogazione della dose, modulata e distribuita in modo conforme, consente di ridurre il numero di sedute necessarie rispetto alla radioterapia tradizionale e, di conseguenza, il numero di accessi dei pazienti e l’impatto sulla loro vita. «È un sistema che ruota attorno al paziente – spiega Piergiorgio Marini, direttore della Fisica Sanitaria –. Utilizza la tecnologia a spirale con guida d’immagine, assicurando un’irradiazione precisa del bersaglio, anche in una sola seduta, con un migliore rapporto tra efficacia e tollerabilità». L’apparecchio è in grado di trattare tutti i tipi di neoplasie, garantendo un'alta precisione. Determinante è stato l’apporto sinergico delle strutture aziendali coinvolte nel progetto: Radioterapia, Fisica Sanitaria, Ingegneria clinica, Progettazione e innovazione tecnologica, oltre ai Lavori, che hanno operato per completare in tempi rapidi le complesse opere richieste per la sua attivazione.
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