Red
9 marzo 2021
Reddito cittadinanza: cinque furbetti nel Cagliaritano
I controlli effettuati dai Finanzieri del Comando provinciale di Cagliari, in collaborazione con l’Inps, hanno consentito la rilevazione di cinque posizioni irregolari, poiché i beneficiari sono risultati esseri privi dei requisiti necessari previsti dalla normativa vigente

CAGLIARI - Nell’ambito delle attività operative finalizzate alla tutela della spesa pubblica, i Finanzieri del Comando provinciale di Cagliari, in collaborazione con l’Inps, hanno sottoposto a verifica le condizioni legittimanti la fruizione del Reddito di cittadinanza dei beneficiari. I controlli hanno consentito la rilevazione di cinque posizioni irregolari, con conseguente indebita percezione del reddito, poiché le persone sono risultate essere prive dei requisiti necessari previsti dalla normativa vigente. Diverse, e in certi casi particolari, le diverse tipologie riscontrate.
In due circostanze, a Sarroch e a Sestu, la causa della illegittima fruizione del beneficio è la mancanza del requisito della cittadinanza. In un altro caso, l’irregolarità è emersa a seguito di un controllo fiscale: è stato riscontrato che un cagliaritano, nonostante svolgesse regolarmente l’attività di riparazione meccaniche, non aveva mai presentato la dichiarazione dei redditi, vantando quindi un indicatore di situazione economica equivalente artatamente pari a 0 e utile per usufruire indebitamente del reddito di cittadinanza. Un altro cagliaritano, accompagnato nella Casa circondariale di Uta, ha continuato a beneficiare della pubblica provvidenza, nonostante la sua condizione detentiva ne determinasse la cessazione.
Infine, un residente di Piscinas ha indebitamente percepito il reddito omettendo nella dichiarazione sostitutiva unica informazioni reddituali rilevanti (redditi percepiti e Tfr) che, se correttamente indicati, lo avrebbero posto al di fuori dei limiti previsti per l’ammissione all’istituto benefico. Le cinque posizioni irregolari hanno portato alla denuncia dei responsabili alla locale Autorità giudiziaria, oltre alla segnalazione all’Inps per la sospensione del beneficio e la restituzione delle somme indebitamente percepite ammontanti, complessivamente, a 38.336euro.
|