ALGHEERO - «
Decidim l'Alguer, il progetto partecipativo, riformista e progressista, voluto dal Partito Democratico per il rilancio di Alghero nel dopo pandemia, muove in queste settimane i suoi primi passi in una direzione chiara e condivisa. In tanti e tante si stanno iscrivendo e stanno contribuendo con le loro idee. Diverse forze civiche stanno aderendo in queste ore per dare l'impulso che manca alla città nel riprendersi dopo la grave crisi». Così la segreteria
Dem cittadina che annuncia gli obbiettivi del progetto su cui lavorare inizialmente online e succesivamente di persona [questo il
form per iscriversi].
«Attivare una discussione aperta, informata e trasparente in città sul rilancio di Alghero nel post-pandemia, con temi scelti collettivamente: una nuova sanità più vicina alle persone, il rilancio turistico, l'assetto della città, i suoi collegamenti con la Sardegna, l'Italia, il Mondo, il ruolo dei giovani e delle donne, lo sport, la terza età, l'inclusione sociale, etc»;
«Chiedere con un'iniziativa popolare al Consiglio comunale l'istituzione di un'Assemblea deliberativa di cittadine e cittadini estratti a sorte sulla base di un campione stratificato utilizzando il modello della Conferenza per il Futuro dell'Europa in partenza entro la prossima estate. Le Assemblee di cittadine e cittadini si diffondono sempre più in Italia, in Europa e nel mondo per la loro caratteristica di ampia rappresentatività e discussione aperta, informata e consapevole. Sono l'istituzione del futuro che possiamo far nascere subito in città»;
Ed infine: Rinnovare e potenziare tutti gli strumenti di partecipazione popolare finora inutilizzati anche quando presenti negli statuti e nei regolamenti del Comune. Dalla riattivazione del Difensore civico, fino alla valorizzazione del ruolo dei Comitati di quartiere, alle iniziative popolari, alle petizioni al Consiglio comunale, ai referendum consultivi. «Strumenti il cui sottoutilizzo ha determinato distacco della cittadinanza dalle istituzioni» concludono da Partito democratico. «Alghero non può più aspettare il suo futuro che è partecipativo, riformista, progressista ed europeo».
Foto d'archivio