ALGHERO - Si complica la situazione ad Alghero, dove da ormai due anni si è interrotta ogni azione tesa alla più idonea gestione della posidonia in eccesso sui litorali. Tanto che l'Amministrazione è costretta ad individuare una nuova zona dove depositare i nuovi accumuli: si tratta del sito di stoccaggio a
Cuguttu, adiacente a quello dove dal 2019 permangono enormi quantità di alghe e sabbia, ormai divenuto il terreno ideale per la vegetazione spontanea che rigogliosa sta colonizzando l'intera area ricompresa tra la laguna del Calich e la litoranea per Fertilia [
GUARDA LE IMMAGINI].
Alla base di tutto c'è la decisione di aver totalmente interrotto il riposizionamento invernale sul litorale del materiale asportato durante l'anno e bloccato contestualmente l'invio delle foglie di posidonia in discarica, previo trattamento per il recupero della sabbia, presente in grandi quantità.
La nuova area individuata, fino alla scorsa stagione estiva, era utilizzata come parcheggio dai bagnanti, mentre parte del terreno era utilizzato come stallo per spettacoli viaggianti. Già in passato le montagne di posidonia a Maria Pia avevano acceso le polemiche, tanto che il titolare di uno degli stabilimenti balneari ubicato in quella zona, profondamente contrario e irritato per l'ingombrante presenza delle alghe, aveva perfino avanzato ricorso in Tribunale nel tentativo di scongiurarne gli accumuli. Nei giorni scorsi sul sito di Cuguttu i militari del Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri hanno effettuato un'attenta verifica delle operazioni.