Red
7 maggio 2021
Sardegna confermata arancione altri 7 giorni
La nuova ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza non premia il trend nell´Isola, nonostante il dato Rt più basso d´Italia (0,74, come la Calabria, “gialla”) e poco più di sessanta casi per 100mila abitanti. Dopo una sola settimana, invece, la Valle d´Aosta passa dalla Zona rossa all´arancione

CAGLIARI – Ancora (almeno) una settimana in “Zona arancione” per la Sardegna. L'ha deciso il ministro Roberto Speranza che, nella nuova ordinanza, non ha premiato il trend nell'Isola, nonostante il dato Rt più basso d'Italia (0,74, come la Calabria, “gialla”) e poco più di sessanta casi per 100mila abitanti. Non pare valere il fatto che si fosse nella nuova situazione da una settimana, perche la Valle d'Aosta, passata la scorsa settimana in “Zona rossa”, ora torna in arancione. In Sardegna restano quindi per almeno una settimana le misure che vietano gli spostamenti tra Comuni (a meno di giustificati motivi) e che costringono bar e ristoranti a lavorare con il solo asporto.
«La permanenza della Sardegna nella Zona arancione, nonostante l’attuale quadro epidemiologico sia compatibile con la fascia di rischio più bassa, è la conferma dell’inadeguatezza dell’attuale sistema di classificazione. La nostra Isola, con un Rt dello 0,74, registra l’indice di contagio più basso d’Italia e la pressione negli ospedali continua a calare. Il monitoraggio dell’Iss, convalidato dalla Cabina di regia, certifica per la Sardegna una condizione di rischio inferiore rispetto a quanto previsto per l’applicazione delle restrizioni della Zona arancione. Una situazione paradossale, che non abbiamo mancato di sottolineare con forza al Governo. Purtroppo, la risposta arrivata da Roma non premia i sacrifici dei sardi, né l’impegno di tutte le forze in campo costantemente al lavoro sul fronte Covid», dichiara il presidente della Regione autonoma della Sardegna Christian Solinas.
«Sardegna penalizzata da meccanismi i cui limiti erano già noti da tempo - dichiara l’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu - Purtroppo, oggi la nostra regione ne ha avuto l’ennesima conferma. Considerato l’attuale quadro generale e alla luce di una campagna vaccinale che continua a crescere, né la Sardegna, né l’intero Paese possono restare incatenati a un sistema che insegue il virus ed è quindi incapace di rispondere alle necessità di contenimento della pandemia, con risultati distorsivi non più sostenibili. La revisione del sistema di classificazione non è più rinviabile, soprattutto in vista della stagione estiva. Non dobbiamo dimenticare che l’emergenza non è solo sanitaria, ma anche economica e sociale. Non intervenire per porre dei correttivi sarebbe un grave errore».
Nella foto: il ministro Roberto Speranza
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