Red
24 maggio 2021
In Ematologia la biblioteca Antonio Carruale
La biblioteca negli spazi dell´Azienda ospedaliero universitaria di Sassari è stata dedicata al giovane medico specializzando orunese scomparso lo scorso anno a causa di un incidente stradale

SASSARI – «Questa era la sua seconda casa, qui stava bene. E come noi siamo la sua famiglia, qui lo siete stati anche voi per lui». Così questa mattina (lunedì), nella biblioteca dell’Ematologia dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari, i familiari di Antonio Carruale hanno ricordato il loro caro. Il giovane medico di Orune, specializzando in Ematologia, è scomparso prematuramente il 29 maggio 2020 in un incidente stradale, mentre tornava a casa dopo un lungo periodo di lavoro e impegno nell’emergenza Covid-19. E l’Ematologia dell’Aou di Sassari, con una piccola cerimonia, alla presenza dei familiari e dei tanti suoi colleghi del reparto al sesto piano del Materno infantile, ha voluto dedicargli la biblioteca.
“In ricordo dell'amico e giovane medico, che qui con noi ha vissuto e lavorato”: questo il testo che gli operatori sanitari della struttura diretta da Claudio Fozza hanno voluto incidere sulla targa commemorativa, posizionata all'ingresso della piccola biblioteca. «Abbiamo scelto questi spazi – ha detto il professor Fozza – perché qui Antonio trascorreva tante delle sue ore lavorative e di studio. Le sue ricerche sperimentali non si sono fermate con la sua scomparsa ma, grazie ai suoi studi avviati in questi anni, stanno proseguendo anche adesso». Carruale si era laureato in Medicina e chirurgia all’Università degli studi di Sassari nel 2017 e aveva discusso la tesi dal titolo “Valutazione dello stress ossidativo nei pazienti con linfoma e leucemia acuta mieloide” con lo stesso Fozza, ottenendo il massimo dei voti. Aveva iniziato con grande entusiasmo e passione la scuola di specializzazione in ematologia ed era entrato subito a lavorare nella struttura sassarese.
«E' stato per noi un grande lutto – ha aggiunto il preside della Facoltà di Medicina Andrea Montella – I nostri studenti diventano per noi come nostri figli e su loro investiamo. Il fato ci ha privato di un brillante medico». «Esprimo alla famiglia la mia vicinanza e quella dell'Azienda ospedaliero universitaria di Sassari – ha dichiarato il direttore sanitario aziendale Francesco Bandiera – Chi lo ha conosciuto lo ricorda come una persona preparata, stimato per la sua gentilezza e passione nei confronti della professione medica». Nella cappella al quinto piano del Materno infantile, alla presenza dei familiari e degli operatori sanitari, il cappellano dell’Aou don Paolo Mulas ha ricordato il giovane medico con una preghiera.
Nella foto: si scopre la targa
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