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Red 2 giugno 2021
Al Roth si impara a salvare una vita
I volontari dell’associazione “Oltre il cuore” hanno tenuto un corso di preparazione parasanitaria a un gruppo di ventitré tra docenti e personale Ata, nella sede centrale dell’Istituto Tecnico “Roth” di Alghero. Il corso “Basic life support defibrillation” si inserisce in un percorso ampio di formazione che prepara gli operatori laici, non sanitari, in caso di emergenza
Al Roth si impara a salvare una vita

ALGHERO - Quando si parla del cuore con il cuore è tutto più semplice ed emozionante. Con passione e grande competenza hanno parlato e spiegato che cosa è la Blsd, l’uso del Dae e cosa fanno gli operatori dell’associazione “Oltre il cuore” di Alghero dell’Iec-Com dell’Italian resuscitation council. Il 22 maggio, dalle 8 alle 14, i volontari dell’associazione hanno tenuto un corso di preparazione parasanitaria a un gruppo di ventitré tra docenti e personale Ata, nella sede centrale dell’Istituto Tecnico “Roth” di Alghero. Il corso “Basic life support defibrillation” si inserisce in un percorso ampio di formazione che prepara gli operatori laici, non sanitari, in caso di emergenza. Una prima fase di formazione di docenti e personale Ata era già avvenuta ad aprile, grazie alla dottoressa Nettuno, medico del lavoro dell’Istituto, che ha svolto un corso di Primo soccorso al personale che aveva dato l’adesione alla partecipazione. Ora, attraverso il presidente di Oltre il cuore Sergio Marrosu, direttore del corso insieme a Michele Cadoni, si è potuta realizzare l’attività di formazione per il primo soccorso in caso di arresto cardiaco e in caso di ostruzione delle vie aeree. In queste situazioni la disostruzione avviene attraverso la manovra di Heimlich per gli adulti e i bambini. Per i lattanti da zero a dodici mesi, si devono praticare altre manovre interscapolari e compressioni toraciche. Inoltre, i corsisti hanno imparato a utilizzare il Defibrillatore automatico esterno.

Coadiuvati dagli altri volontari, i due direttori si sono succeduti nella prima parte teorica sulle diverse tipologie di emergenze. In questa prima fase, hanno spiegato e fornito le informazioni necessarie e propedeutiche alla seconda parte, pratica e operativa, avvenuta per piccoli gruppi. Il corso si è svolto nel rispetto delle Linee guida internazionali per la rianimazione cardiopolmonare Ilcor Eec 2015. Il Ministero della Salute definisce l’arresto cardiaco come l’improvvisa cessazione dell’attività del cuore. Questa può determinare l’interruzione del respiro e persino la morte, se non si interviene adeguatamente e tempestivamente attraverso precise manovre rianimatorie. Per questo motivo, è importante conoscere le tecniche di primo soccorso da attuare in attesa dell’arrivo e dell’intervento dei professionisti. Le manovre riconosciute a livello mondiale offrono un supporto di base alle funzioni vitali e sono in grado di contenere eventuali danni. A queste, si aggiunge l’uso del defibrillatore semiautomatico per il quale i corsisti sono stati adeguatamente preparati. Il Roth possiede diversi defibrillatori da poter utilizzare in caso di emergenza sia nella sede centrale di Via Diez, sia in quella di Via Degli Orti. E' per questo che la formazione è fondamentale e necessaria. Si è appreso che tutti i defibrillatori sono tracciabili da una sede regionale e utilizzabili, qualora fosse necessario, per tutte le persone che dovessero trovarsi in arresto cardiaco.

Grazie al lavoro e all’impegno costante di persone di buona volontà, che mettono a disposizione della comunità il loro tempo, è possibile educare altri operatori che possano intervenire in situazioni di pericolo di vita. I corsisti saranno registrati in un albo regionale e nazionale e così saranno abilitati a prestare il loro aiuto ove questo fosse necessario. Questi imparano la sequenza di azioni definite “Catena della sopravvivenza”, riconosciuta a livello normativo per descrivere gli interventi di primo soccorso da parte di personale non sanitario. Le azioni sono indipendenti, ma strettamente correlate e indispensabili per operare efficacemente in caso di arresto cardiocircolatorio. Coloro che sono impegnati a favore di chi si trova in situazioni di grave rischio e pericolo per la salute rappresentano un prezioso bene per la comunità e un grande esempio di civiltà e cittadinanza attiva. Ognuno di noi potrebbe avere la necessità di dover intervenire o di essere soccorso da un operatore in grado di conoscere e praticare le prime manovre salvavita. Per questo, una preparazione adeguata e professionale è auspicabile in ogni settore lavorativo e professionale, nonché tra i giovani. Grazie alla capillare azione di associazioni come Oltre il cuore, che vanta personale altamente qualificato, Alghero può garantire un numero notevole di operatori laici abilitati al primo soccorso.
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