M.C.
19 febbraio 2008
Monte Carru, reperti in mostra
“La Morte, i Riti, gli oggetti. La necropoli romana di Monte Carru – Alghero”, mostra allestita presso la Torre di San Giovanni, in Largo San Francesco, visitabile dal 22 febbraio al 30 marzo 2008

ALGHERO - Una degna conclusione e coronazione dell’assiduo lavoro della campagna di scavi, sotto la direzione della Soprintendenza per i beni archeologici per le province di Sassari e Nuoro. Sarà, infatti, una mostra, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Alghero e dalla Sopraintendenza per i beni Archeologici a veicolare al pubblico algherese i primi risultati della campagna di scavi della necropoli romana di Monte Carru. La mostra, intitolata “La Morte, i Riti, gli oggetti. La necropoli romana di Monte Carru – Alghero”, sarà allestita presso la Torre di San Giovanni, in Largo San Francesco, e sarà visitabile dal 22 febbraio al 30 marzo 2008. Nella mostra saranno esposti i reperti più significativi, accompagnati da pannelli esplicativi sulle tipologie di materiali ritrovati nelle tombe, sui riti funerari e, più in generale, sulle attività di scavo. Le indagini eseguite in località Monte Carru hanno rivelato la presenza di una vasta necropoli, costituita da circa 350 tombe ad inumazione e a cremazione, databile tra I e III secolo d.C. Si tratta dunque di uno dei ritrovamenti più importanti degli ultimi anni in Sardegna. La necropoli conferma la presenza nelle vicinanze di un abitato romano di notevole estensione verosimilmente identificabile con la città romana di Carbia, citata dalle fonti antiche. I lavori di scavo sono stati diretti da Daniela Rovina, archeologo direttore della Soprintendenza per i beni archeologici per le province di Sassari e Nuoro e dalla dott.ssa Alessandra La Fragola, responsabile del cantiere di scavo. Le indagini archeologiche, in vista anche del costituendo Museo Civico Archeologico, hanno avuto il supporto logistico dell’Ufficio Servizi Culturali del Comune di Alghero. Su richiesta, saranno possibili visite guidate curate dalle cooperative Smuovi e Itinera.
Nella foto alcuni reperti rinvenuti a Monte Carru
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