Marco Vuchich
8 aprile 2004
2.500 metri cubi di sabbia per arrestare l’erosione
Positivo il sopralluogo del sindaco per controllare le operazioni di ripascimento lungo il tratto di litorale di fronte al Palazzo dei Congressi

Nella mattinata di giovedì 8 aprile il sindaco di Alghero, Marco Tedde e l’assessore ai lavori pubblici, Giancarlo Piras, si sono recati sul tratto di litorale prospiciente il Palazzo dei Congressi per controllare le operazioni di ripascimento dell’arenile in atto da alcuni giorni. Il progetto, realizzato dall’amministrazione, si appoggia all’indispensabile studio portato avanti dall’Istituto di Scienze Geologico-Mineralogiche dell’Università di Sassari e coordinato dal prof. Ginesu, che ha dimostrato, dopo accurati prelievi, l’identicità delle caratteristiche della spiaggia di Maria Pia con il materiale sabbioso proveniente dai lavori di sbancamento per la realizzazione del secondo lotto del Lungomare Barcellona. L’intervento, affidato all’impresa Co.Sa.Co., permette di prelevare 2.500 metri cubi di sabbia dal sito di San Giovanni, trasportarli e depositarli lungo il tratto di costa interessato dall’erosione. Purtroppo queste contromisure risultano temporanee poiché le coste algheresi, prese in esame fin dai primi anni ’90 dall’Università di Sassari, sono fortemente a rischio geomorfologico, sia per l’azione delle correnti marine che per l’inarrestabile livello di urbanizzazione. A tal proposito l’amministrazione ha aderito al Bando Por Sardegna utilizzando un finanziamento di un milione di euro necessari per la ricostruzione dunale e la posa in opera di elementi artificiali, quali barriere con palizzate di canne e reti di juta, che avranno il compito di intercettare e stabilizzare le sabbie disperse dall’azione del vento.
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