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S.A. 18 aprile 2025
Approvata la prima Finanziaria Todde
In ritardo di quattro mesi (l´approvazione in giunta risale al 20 gennaio scorso) e con una manovra da circa 10 miliardi di euro, la Legge rappresenta il primo bilancio organico dell’attuale Legislatura. Le dichiarazioni della presidente Alessandra Todde e del vice Giuseppe Meloni
Approvata la prima Finanziaria Todde

CAGLIARI - Il Consiglio regionale della Sardegna ha approvato ieri in tarda serata la Legge di Stabilità 2025 e il Bilancio di previsione 2025-2027, la prima dell'era Todde, in ritardo di quattro mesi (l'approvazione in giunta risale al 20 gennaio scorso). Con una manovra da circa 10 miliardi di euro, la Legge rappresenta il primo bilancio organico dell’attuale Legislatura, frutto di un lavoro condiviso e orientato agli obiettivi del Programma regionale di sviluppo 2024/2029. Nonostante i tagli imposti dalla legge finanziaria nazionale, la Sardegna dimostra resilienza e capacità di programmazione, incrementando le risorse finanziarie in tutti i settori strategici e ponendo le basi per un nuovo ciclo di crescita e sviluppo. Nel corso del dibattito consiliare sono emerse le principali sfide che il bilancio regionale deve affrontare, a partire dalla rigidità strutturale dovuta agli accantonamenti imposti dallo Stato e ai vincoli del patto di stabilità.

«Una legge finanziaria politica e non tecnica» è il commento della presidente Alessandra Todde.
«È una manovra che affronta le sfide coraggiosamente, con trasparenza e competenza, per costruire le basi di una ripresa solida», commenta l’assessore del Bilancio e vicepresidente della Giunta, Giuseppe Meloni. «Questa Legge di Stabilità nasce in un contesto complesso, ma dimostra la nostra volontà di agire con responsabilità e visione. Abbiamo ereditato un bilancio con vincoli stringenti: oltre 340 milioni di euro in accantonamenti imposti dallo Stato e 28 milioni per il rispetto delle regole europee sul contenimento della spesa. Nonostante queste difficoltà, abbiamo scelto di lavorare con rigore per ottimizzare ogni risorsa disponibile, garantendo servizi essenziali, tutelare i diritti e i bisogni dei Sardi, pianificare il futuro con investimenti mirati, perché la Sardegna non si fermi», sottolineano la presidente e il vicepresidente della Giunta.

«In questo scenario – sottolinea Meloni – il Consiglio ha condotto una discussione seria e approfondita, segno di una volontà condivisa di affrontare le difficoltà senza sottrarsi alle responsabilità. Nonostante i margini ridotti, siamo riusciti a mantenere un’impostazione che garantisce la sostenibilità dei servizi essenziali, a partire dalla sanità, che assorbe oltre la metà delle risorse complessive. Abbiamo inoltre previsto misure importanti a sostegno degli enti locali, per rafforzarne la capacità amministrativa, intervenire su infrastrutture, servizi e digitalizzazione». «Fin dal nostro insediamento, come Giunta, abbiamo lavorato per colmare i ritardi ereditati dalla precedente amministrazione. Solo nell’ultimo anno abbiamo dovuto approvare due variazioni di bilancio per garantire la continuità dei servizi essenziali ai cittadini. Abbiamo sbloccato oltre 800 milioni di euro – risorse ferme da troppo tempo – restituendole ai Comuni, alla sanità e ai territori. E abbiamo siglato l’accordo sui 3,7 miliardi dei Fondi di coesione e sviluppo» specifica Todde.

La manovra 2025, pur in un quadro di risorse fortemente vincolate, garantisce la copertura dei servizi fondamentali e punta su alcune priorità chiave. In ambito sanitario, si conferma il sostegno al sistema ospedaliero e territoriale, all’assistenza sociosanitaria e alla rete di emergenza-urgenza. Parallelamente, gli enti locali ricevono nuove risorse, con stanziamenti mirati per infrastrutture, manutenzioni, mobilità e transizione digitale. Accanto a queste priorità, il bilancio prevede interventi per il sostegno sociale, con il rafforzamento del Fondo per la non autosufficienza e del Reddito di inclusione, e azioni mirate su cultura, formazione e sviluppo locale.

«Abbiamo potenziato il Reddito di inclusione sociale (Reis), stanziato oltre 20 milioni per la Continuità territoriale, e confermato la nostra priorità assoluta: la sanità, a cui destiniamo quasi la metà dell’intero bilancio. Accanto a questi settori chiave – evidenzia la presidente Todde – non trascuriamo cultura, turismo e scuola, che completano una visione organica di sviluppo e rinnovamento. Abbiamo destinato, inoltre, 80 milioni per le strade, gli edifici pubblici e la rigenerazione urbana, risorse per i medici di base nei territori, interventi per la Blue tongue e un incremento del Fondo unico per i Comuni, per dare maggiore stabilità e programmazione agli enti locali». «Questa finanziaria è solo il primo passo - conclude Todde - ora possiamo guardare avanti, concentrandoci sulle sfide dei prossimi mesi: dal cambio di passo indispensabile per la sanità alla nuova Continuità territoriale, dall’Einstein Telescope fino alla vertenza con lo Stato, per recuperare i 1,7 miliardi di euro sottratti ai sardi tra il 2010 e il 2024».



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