La lista civica Riformiamo Alghero manda un messaggio nemmeno tanto velato al primo cittadino dopo la scelta di aderire ad Europa Verde capitanata dal leader sassarese Antonio Piu: saremo ancora più vigili affinché si prosegua sull’attuazione del programma da noi sottoscritto
ALGHERO - «Quando il mondo gira (anche storto), serve lucidità. Non accondiscendenza cieca. Un anno fa, se ci avessero chiesto di sostenere un candidato Sindaco espresso da Europa Verde avremmo fatto considerazioni diverse e declinato con un laconico : “No, grazie.” Ma la politica non è fatta di foto statiche. È dinamica, a tratti turbolenta; e anche il nostro contesto locale non è immune dai cambiamenti. L’elezione del sindaco Raimondo Cacciotto è stata resa possibile da un progetto civico ampio, pragmatico e moderato, in cui la nostra lista civica ha avuto un ruolo determinante.
Una sintesi coraggiosa tra diversità, capace di guardare al bene comune. Oggi, però, assistiamo a segnali che non possiamo ignorare. Non per tradire, ma per riflettere. Senza isterismi, ma anche senza paraocchi. Cambiare idea non è un reato. È prendere atto che qualcosa si sta mettendo in discussione, e che le scelte di oggi avranno conseguenze domani. Noi non gridiamo allo scandalo. Ma non siamo nemmeno disposti a far finta di niente».
Così la lista civica Riformiamo Alghero manda un messaggio nemmeno tanto velato al primo cittadino dopo la scelta di aderire ad Europa Verde capitanata dal leader sassarese Antonio Piu. Una decisione che ha già creato degli scossoni all'interno della maggioranza con l'uscita dal gruppo Futuro Comune del consigliere Marco Colledanchise [
LEGGI]. «Le scelte individuali vanno rispettate – finché non mettono a repentaglio l’identità, la direzione e l’ambizione di un progetto nato per governare la città con responsabilità e misura. E così ci auguriamo che vada. Per questo, da oggi, ribadendo il massimo sostegno al Sindaco, saremo ancora più vigili affinché si prosegua sull’attuazione del programma da noi sottoscritto. Ancora più determinati, con voce monolitica e presenza concreta» aggiungono Gianni Martinelli e alleati. E concludono:« La nostra esperienza, la nostra differenza, non sono orpelli: sono risorse. Ma solo se ascoltate. Solo se valorizzate. Solo se finalizzate all’interesse generale. Un progetto ampio ha senso solo finché resta fedele a sé stesso. Quando comincia a inseguire equilibri di corto respiro, smette di essere “Progetto Alghero” e diventa galleggiamento. E noi, con tutto il rispetto, non siamo qui per galleggiare».