La speranza è che le autorità competenti, il Sindaco e l’Assessore ai Servizi Sociali si rendano parte attiva nella gestione di una situazione che potrebbe diventare un seria penalizzazione per Alghero e il suo territorio
ALGHERO - L'apertura 24h su 24 del Centro di Salute Mentale di Alghero potrebbe subire una seria battuta d'arresto. I tempi destinati dalla Regione alla stesura del progetto potrebbero non essere utili all’Amministrazione Comunale algherese per produrre tutti gli adempimenti necessari. E’ ciò che è emerso durante un incontro tra la Dirigenza del Dipartimento di Salute Mentale di Sassari e quella dell’Associazione Il Labirinto che da tempo ne chiede l’istituzione, per utenti, familiari e operatori. «Una notizia che desta sconcerto e non poca preoccupazione all'interno dell’associazione –afferma il Presidente Elisabetta Boglioli- e ci porta a riflettere su quali siano le reali motivazioni che hanno indotto ad assumere certe decisioni. Oltre alla penalizzazione a carico dei pazienti e delle loro famiglie va fortemente evidenziato il fatto che se davvero c'è la volontà di bloccare l'iter burocratico … c'è la seria, reale e grave possibilità di perdere i finanzamenti regionali destinati a questo progetto che verranno dirottati altrove, con grave danno per tutta la collettività». Il nuovo Centro di Salute Mentale di Alghero rientra, infatti, tra le
priorità previste dal Piano Sanitario Regionale e l'attuale struttura di via Paoli risulta ormai essere inadeguata a svolgere il suo ruolo. Con il benestare del Direttore generale della A.S.L. e della Ammistrazione Comunale, si era
individuato come luogo ideale deputato alla accoglienza del nuovo C.S.M., aperto 24 ore su 24, la struttura di via Manzoni che attualmente ospita il Dispensario. Superate le prime perplessità, pareva tutto definito, a partire dal
finanziamento regionale, e si attendeva solo l'espletamento della gara d'appalto.
Nella foto L'Assessore ai Servizi Sociali algheresi Maria Grazia Salaris e quello alla Sanità regionale Nerina Dirindin. Sullo sfondo il Consigliere regionale Mario Bruno