S.A.
20:23
Amatori Alghero si prepara alla nuova stagione
Dopo il terzo posto conquistato lo scorso anno nella massima serie del campionato di rugby, risultato importante e inatteso, la squadra guarda avanti senza porsi limiti, forte di un gruppo solido e della spinta del pubblico algherese

ALGHERO - L’Amatori Rugby Alghero si prepara ad affrontare la nuova stagione con rinnovato entusiasmo e con la determinazione che da sempre contraddistingue il club. Dopo il terzo posto conquistato lo scorso anno, risultato importante e inatteso, la squadra guarda avanti senza porsi limiti, forte di un gruppo solido e della spinta del pubblico algherese. Il capitano Mario Serra, 29 anni, trequarti centro, vive ad Alghero ed è il simbolo della continuità della squadra: «All’inizio abbiamo avuto la sfortuna di incrociare subito le squadre più forti, che avevano già progetti in corso da anni. Il nostro gruppo squadra era invece quasi totalmente nuovo e ci è servito del tempo per trovare l’amalgama giusta. Poi, col lavoro e la voglia di crescere, ci siamo confermati tra le prime della classe e abbiamo dimostrato di poter stare lì in alto».
Guardando al futuro, Serra aggiunge: «Dopo la scorsa stagione sarebbe sbagliato metterci dei limiti. Abbiamo tutte le carte in regola per puntare in alto, ma serve lavorare duro ogni giorno. Sarà fondamentale l’impatto dei nuovi innesti: dovranno sostituire chi è partito e inserirsi in un gruppo che ha dimostrato di avere identità e carattere». Fondamentale il fattore campo, che ad Alghero diventa un’arma in più: «Il nostro pubblico è una spinta enorme. Giocare davanti a famiglia, amici e tifosi è un privilegio che ti dà energia ma è anche responsabilità: dobbiamo ripagarli con le prestazioni. Restare imbattuti in casa non è solo un obiettivo, è una missione che ci poniamo ogni anno». Infine, un messaggio rivolto alle nuove generazioni: «Giocare per questa maglia è un privilegio e l'ho capito anche grazie a chi l’ha vestita prima di me. L’adrenalina e la tensione prima delle partite, la consapevolezza di rappresentare il massimo livello del rugby nella nostra isola… sono emozioni uniche, soprattutto per uno come me che è nato e cresciuto qui. Però nulla arriva gratis: quando da ragazzini ci allenavamo mentre gli altri uscivano la sera, o ora che ci svegliamo presto la domenica per andare in trasferta e il sabato ci tocca andare a letto presto… può sembrare una follia. Ma quei sacrifici li fai volentieri, perché sai che ogni volta che indossi questa maglia il club e la città ti restituiscono molto di più».
Accanto al capitano, anche Guglielmo Delrio, 29 anni, centro/ala, cresciuto ad Alghero, sottolinea la forza e le prospettive della squadra: «Per vincere il campionato forse è mancato quel briciolo di fiducia in più in noi stessi. Eravamo sì una squadra nuova e molto giovane, ma fin da subito siamo stati in grado di dimostrare quanto valiamo. Ci siamo fatti però purtroppo buttare giù dal prestigio delle squadre sulla carta “più forti”». Sulle prospettive della prossima stagione Delrio non ha dubbi: «Questa Amatori Alghero può sicuramente ripetere, se non superare, le prestazioni dello scorso anno». Un pensiero va anche al legame con la città e i tifosi: «Sono cresciuto da tifoso, fin da ragazzino andavo sugli spalti a tifare per l’Alghero. Ora che sono dall’altra parte, in mezzo al campo, capisco quanto sia importante il tifo dei nostri sostenitori: riempie noi di vigore ed è una bolgia per gli avversari». Infine, un messaggio diretto ai giovani del vivaio: «Siamo l’unica squadra a questo livello in Sardegna. Arrivare a giocare in prima squadra significa poter portare in tutta Italia i colori della nostra città, e penso sia una delle cose più belle che un ragazzino algherese possa desiderare». L’Amatori Rugby Alghero si conferma così non solo squadra di vertice, ma anche punto di riferimento per i giovani che sognano di indossare una maglia che rappresenta una città e un’isola intera.
Nella foto: Serra e Delrio
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