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Città Metropolitana: Fi e Riformatori per l´unità
Elezioni Città Metropolitana di Sassari: Forza Italia e Riformatori Sardi sposano il progetto unitario e lanciano l´ultimo appello agli atleti di centrodestra

SASSARI - Il 29 settembre si terranno le elezioni di secondo livello per la Città Metropolitana di Sassari, che vedranno al voto tutti i consiglieri comunali della Provincia. Non saranno i cittadini a votare, ma i sindaci e i consiglieri comunali. Pur auspicando che in futuro si possa restituire al popolo la possibilità di eleggere direttamente le amministrazioni provinciali e metropolitane, oggi la legge non lo consente.
Il compito della futura Città Metropolitana, prima ancora che politico, sarà innanzitutto amministrativo, viste le competenze proprie di un territorio ampio e con criticità note a tutti, dalle strade alle scuole. Per questo Forza Italia e Riformatori Sardi, puntando sull’unità e sulla capacità di sintesi, hanno raccolto l’invito del Sindaco di Sassari – che per legge, e senza elezione alcuna, sarà anche Sindaco della Città Metropolitana – a lavorare insieme per un progetto inclusivo che coinvolga e garantisca tutte le comunità della provincia.
Forza Italia e Riformatori Sardi, pur confermando la propria collocazione politica nel centrodestra, hanno deciso di seguire questa strada di grande intelligenza e responsabilità istituzionale: garantire un equilibrio che dia voce a tutti i territori e a tutte le forze politiche, senza divisioni, convergendo sulla proposta di lista unitaria.
È in quest’ottica, e con questa consapevolezza, che Forza Italia e Riformatori Sardi hanno scelto di aderire, consapevoli che il livello istituzionale e le funzioni della Città Metropolitana impongono una visione ampia e concreta, che nulla ha a che fare con le contrapposizioni ideologiche, tipiche e fisiologiche – per le competenze dovute – di altri livelli istituzionali.
«Una contrapposizione di bandiera, in questo contesto, è sterile. Per questo rivolgiamo un ultimo appello agli alleati che hanno scelto la via della divisione: riflettano, nell’interesse delle comunità che amministriamo, che chiedono unità, responsabilità e capacità di visione. La vera forza, in questo caso, sta nel fare squadra, non nel contrapporsi. Si tratta di un passaggio fondamentale per il futuro delle nostre comunità.»
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