Dopo numerosi anni di stop i lavori per la discussa opera edilizia potranno ripartire. Benefici per i commercianti
ALGHERO - Come annunciato ieri da
Alguer.it, arriva la tanto attesa e decisiva firma della nuova concessione edilizia da parte del dirigente del settore Opere Pubbliche Antonio Era, per il nuovo progetto nell'ex area Giordo, nel centro storico di Alghero. Dopo l'ok consultivo della Commissione edilizia e il parere favorevole della Giunta Tedde, il progetto può ripartire.
Verrà su un poderoso corpo immobiliare di 4 livelli, almeno 10 metri d'altezza. Saranno tra le 35 e 40, invece, le unità abitative e commerciali che faranno da contorno a una piazzetta di circa 1900 metri quadrati che sovrasta un parcheggio interrato di 300 posti auto.
Nato come progetto di riqualificazione della porzione di centro storico tra le vie Mazzini e Lo Frasso, a due passi dalla scuola elementare del Sacro Cuore, oggetto di una gara pubblica vinta dalla Sofingi di Alghero, il progetto è stato da subito discusso e osteggiato da politici, per evidenti vizi progettuali e di forma, e molti cittadini comuni, che al posto del palazzone vedevano di buon occhio la nascita di una grande spazio pubblico.
«Una grande Piazza centrale che molte città possiedono e di cui Alghero ha bisogno ma ancora non dispone», aveva invano chiesto anche la sezione locale di Legambiente, attribuendo agli amministratori il delicato ruolo di pianificare la crescita della città, anticipando il
segnale d'allarme giunto qualche settimana fa proprio da un folto gruppo di professionisti, tra cui molti urbanisti e architetti, affinche si affermi in diritto che “la città è un bene comune, non una merce”.
Nella serata di ieri, intanto, l'argomento Piazza dei Mercati, tra quelli all'ordine del giorno del Consiglio Comunale, ha subito il quarto rinvio. Su richiesta dei capigruppo si è deciso di affrontare la delicata questione nelle prossime sedute, troppe le assenze sia nei banchi dell'opposizione che in quelli della maggioranza.
Nella foto l'assessore ai Lavori Pubblici Spano e il dirigente del settore Era