Red
20 dicembre 2008
Supramonte, al via il Progetto pilota
Vengono concessi all’Ente Foreste 2.350 ettari in territorio di Dorgali e 2.700 in quello di Orgosolo, con l’obiettivo comune fra Regione e amministrazioni locali, di salvaguardia del territorio

CAGLIARI - Vengono concessi all’Ente Foreste per trent’anni nel Supramonte 2.350 ettari in territorio di Dorgali e 2.700 in quello di Orgosolo, con l’obiettivo comune fra Regione e amministrazioni locali, di salvaguardia del territorio che contemperi la tutela, la conservazione, il ripristino delle formazioni boschive naturali e la loro proficua utilizzazione economico-produttiva, valorizzando in questo modo la multifunzionalità dei sistemi forestali in termini di protezione, di potenzialità turistico-ricreative, culturali, produttive del territorio stesso.
Il Presidente della Regione, Renato Soru, il sindaco di Orgosolo, Francesco Meloni, il sindaco di Dorgali, Tonino Testone, e il Presidente dell’Ente Foreste, Carlo Murgia, hanno firmato l’accordo di programma per la concessione dei terreni. Il Progetto pilota del Supramonte ha il fine di regolamentare gli accessi all’area; coinvolgere gli operatori turistici locali nella gestione dei flussi turistici nel Supramonte e di diversificazione dell’offerta turistica facendo sistema tra gli operatori; favorire l’aumento delle capacità imprenditoriali delle imprese presenti nel territorio attraverso la formazione qualificata e l’incontro con esperienze imprenditoriali significative del turismo verde di altre regioni, finalizzato ad acquisire una maggiore consapevolezza delle potenzialità del proprio territorio.
Nonchè individuare le linee guida per un piano di marketing territoriale volto alla promozione della fruizione turistica del Supramonte attraverso gli operatori locali, nonché delle produzioni locali di qualità, mediante affermazione del logo “Supramonte” e del marchio “Gambale”; promuovere azioni di gestione e conservazione del patrimonio di biodiversità anche attraverso interventi di ripristino e rinaturalizzazione ambientale; promuovere la diffusione di microfiliere locali per l’utilizzo razionale delle biomasse allo scopo di produrre energia (es. diffusione di caldaie ad alta efficienza alimentare a pellets producibili con utilizzo di biomasse di filiere corte).
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