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Alguer.itnotiziealgheroCulturaRiti › Il mondo ricorda Chiara Lubich
Antonio Burruni 18 marzo 2009 video
Il mondo ricorda Chiara Lubich
Ad un anno dalla scomparsa della fondatrice del Movimento dei Focolari, tante le cerimonie di commemorazione. Sul Tga in onda 24 ore su Alguer.tv e dalle 13 sulla Televisiò de l’Alguer il ricordo di Mario Bruno


ALGHERO - Lo scorso week end è stato dedicato alle cerimonie in ricordo di Chiara Lubich, deceduta ad ottantotto anni, il 14 marzo del 2008, a Rocca di Papa. La maestra trentina, che in realtà si chiamava Silvia, è stata attivista cattolica italiana, nonché fondatrice e presidente dell’Opera di Maria, movimento ecclesiale meglio conosciuto come Movimento dei Focolari.

Il 7 dicembre 1943, si consacrò con voti privati a Dio, scegliendolo come il “Tutto” della sua vita. Dopo il bombardamento che investì Trento l’anno successivo, decise che la più potente rivoluzione sociale possibile sarebbe stato vivere l’insegnamento puro e primigenio del Vangelo (accompagnandosi, ad esempio, ai poveri della sua città e in questo seguendo l'esempio di Cristo) e coinvolse un gruppo di amiche, costituendo di fatto il primo nucleo del movimento. Cominciarono a vivere insieme e si dedicarono completamente ai poveri della città.

Dopo la rivoluzione ungherese del 1956, Chiara Lubich raccolse l’appello di Papa Pio XII, che chiedeva che il nome di Dio ritornasse «nelle piazze, nelle case, nelle fabbriche, nelle scuole», facendo nascere i “Volontari di Dio”, persone adulte impegnate nei più diversi campi con l’intenzione di riportare Dio nella società.

Sei anni dopo, Papa Giovanni XXIII diede la prima approvazione al movimento, ma gli statuti vennero approvati solo nel 1990 da Papa Giovanni Paolo II. Contestualmente all'approvazione degli statuti, l’ordine otteneva dal papa il raro privilegio di poter essere perpetuato, in futuro, sempre da una donna.

Nel 1964 fondò la cittadella di Loppiano nelle colline del Valdarno, prima di una serie di cittadelle in vari paesi del mondo. Tali comunità vivono la spiritualità dell’unità in tutti i momenti della vita. Due anni dopo, diede vita al Movimento “Gen-Generazione Nuova”, rivolto ai giovani.

Nel 1991 fu colpita dalla miseria delle favelas brasiliane e lanciò l’“Economia di Comunione”, prospettando una nuova teoria e prassi economica basata anche su una diversa distribuzione degli utili (un terzo per lo sviluppo dell'azienda, un terzo ai poveri, un terzo alla formazione dei membri del movimento) e aggregando in breve tempo un migliaio di aziende.

Tra il 1997 ed il 1998, si dedicò ad aprire nuove prospettive per il dialogo interreligioso e venne invitata a parlare della sua esperienza interiore in Thailandia ad ottocento monache e monaci buddisti, a New York a tremila musulmani neri nella moschea di Harlem, ed in Argentina alla comunità ebraica di Buenos Aires.

Oltre a diverse lauree honoris causa, sono tanti i riconoscimenti ricevuti da Chiara. Nel 1977 ricevette a Londra il premio “Templeton” per lo sviluppo della religione. Nel 1996, a Parigi, l’Unesco le conferì il “Premio per l’Educazione alla Pace”. Due anni dopo, il Consiglio d’Europa la invitò a Straburgo per darle il “Premio Diritti Umani”.

Bra, Firenze, Genova, Incisa in Val d’Arno, La Spezia, Milano, Osimo, Palermo, Pompei, Rimini, Rocca di Papa, Roma, Rovigo, Santa Maria Capua Vetere, Torino: queste solo alcune delle città italiane che l’hanno voluta annoverare tra i propri concittadini, insignendola della cittadinanza onoraria, situazione ripetuta varie volte anche all’estero.




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