L.P.
18 marzo 2009
Differenziata al 40%, Legambiente: C´è da lavorare
Soddisfazione di Legambiente e del Sindaco Tedde per il reggiungimento dell´obbiettivo comune. «Ma molto resta da fare», sottolineano dall'associazione ecologista

ALGHERO - La raccolta differenziata in città va molto bene. Ad Alghero è stato raggiunto il 40% nello scorso mese di febbraio. Sicuramente un buon risultato, soprattutto considerando i livelli di partenza di poco più di un anno. Nell’annunciare il raggiungimento dell’obiettivo il Sindaco ha espresso giusta soddisfazione, pienamente condivisa da Luciano Deriu di Legambiente.
Positiva anche la campagna di monitoraggio porta a porta, condotta da quattro operatori che, attraverso un contatto personale con le famiglie, raccolgono informazioni sull’andamento del servizio e sollecitano comportamenti virtuosi. Legambiente dà atto volentieri all’Amministrazione comunale di un impegno nel settore, dimostrato annualmente anche con la partecipazione all’azione “Puliamo il mondo”.
Così come occorre dare atto all’Amministrazione regionale uscente di aver istituito un sistema di penalizzazioni e premi che ha spinto tanti Comuni della Sardegna verso risultati encomiabili. Il Sindaco ha però lamentato la scarsa considerazione dell’Associazione nel segnalare i risultati algheresi, mentre altri comuni (della Sicilia) avrebbero avuto premiazioni di risonanza mediatica. Il riferimento è al Concorso nazionale Comuni Ricicloni, dove anche a noi avrebbe fatto piacere un posto di primo piano per Alghero. Non siamo prevenuti con nessuno, tanto meno con la nostra città, afferma Legambiente.
Ma le cose funzionano diversamente. Sono i Comuni che su base volontaria devono inviare una scheda di adesione all’iniziativa (si trova www.legambiente.it) alla sede nazionale dell’Associazione. La sezione locale della Legambiente si rende disponibile per supportare il Comune in questa direzione.
Peraltro il Concorso nel 2008 ha segnalato proprio la Sardegna con una speciale menzione per essere passata dal 4% al 30% in poco più di tre anni. Quanto al monitoraggio porta a porta, è un’iniziativa della Società Achab Comunicazioni, cui Legambiente ha dato pieno apporto di persone e di idee, tant’è che due dei quattro operatori sono della stessa associazione.
«Ma molto resta da fare». L’indicatore visibile è la città ancora sporca. Una decisa riduzione dei rifiuti si può ottenere dai centri comunitari cittadini come enti, mense scolastiche, case per anziani, promuovendo apposite azioni che, attraverso lo strumento degli appalti, rifiutino gli imballaggi invasivi. La Legambiente è pronta a fare la sua parte in un percorso autonomo ma teso al raggiungimento degli stessi obiettivi.
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