A.B.
25 giugno 2009
Prostituzione: Controlli a tappeto a Olbia
Procede lo speciale servizio dei Carabinieri nel territorio olbiese. Arrestata una clandestina nigeriana

OLBIA - Nella notte tra martedì e mercoledì, i Carabinieri di Olbia hanno condotto una serie di controlli a clienti e prostitute, che nelle ore notturne frequentano i marciapiedi di alcune vie centrali del capoluogo gallurese. I controlli a giovani donne dell’est europeo e centro-africane, nonché ad alcuni clienti, hanno consentito l’individuazione di cinque nigeriane, per le quali sono state avviate le procedure per verificare la regolarità della loro permanenza sul territorio nazionale.
Una giovane donna, una clandestina sempre di origine nigeriana, è stata invece arrestata in quanto dai controlli effettuati è risultato che non avesse ottemperato ad una precedente espulsione ricevuta a Modena. Il quadro emerso, ha evidenziato che sono attualmente circa una quindicina le straniere, che di notte si prostituiscono lungo le strade di Olbia: cinque-sei ragazze dell’est, in prevalenza romene, ed una decina di nigeriane.
Negli ultimi mesi, il fenomeno della prostituzione sulle strade di Olbia, ha subito drastici colpi. Si è infatti passati dalle oltre quaranta prostitute che popolavano costantemente le notti olbiesi nel 2006, alla quindicina attuale ed il drastico calo è avvenuto grazie alla continua pressione delle forze dell’ordine ed alle recenti indagini sullo sfruttamento della prostituzione: l’indagine sulle donne dell’est, denominata “Albarom”, condotta dall’allora Compagnia di Olbia, conclusa nell’ottobre del 2007 ed attualmente a giudizio davanti alla Corte d’Asside di Sassari, e l’indagine sulle nigeriane, denominata “Terra Promessa” del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Sassari, condotta in collaborazione con i Carabinieri di Olbia.
Gli arresti operati, hanno infatti disarticolato due organizzazioni che si occupavano di “importare” giovani schiave dall’estero e di sfruttarle sulle strade di numerose città italiane, tra cui Olbia, di fatto chiudendo il canale d’afflusso principale delle prostitute nel capoluogo gallurese. Inoltre, sfruttando la recente ordinanza del sindaco di Olbia, che costituisce un consistente deterrente allo sviluppo incontrollato del meretricio colpendo soprattutto i clienti, i soli Carabinieri di Olbia, dall’inizio dell’anno, hanno elevato circa cinquanta contravvenzioni, equamente suddivise tra clienti e prostitute.
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