Red
25 luglio 2009
Sardegna, inchiesta sugli incendi
Quasi tutti di origine dolosa i roghi che hanno devastato 15mila ettari nell´Isola. Chiesto lo stato di calamità naturale. Oggi i funerali delle due vittime

ALGHERO - Non si placa la furia del fuoco. Ieri decine di nuovi roghi sono scoppiati nel Sassarese. Il più grave ha interessato il comune di Codrongianos. Chiusa per alcune ore la strada provinciale 597 Sassari - Olbia all'altezza della chiesa di Saccargia. Interrotta verso le 14 anche la 131 Carlo Felice nelle vicinanze del bivio di Siligo.
Intanto oggi è il giorno del dolore e dei funerali delle due vittime degli incendi di giovedì, Mario Piu, di Mores, e Antioco Serra, di Pozzomaggiore. Entrambi sono morti perché hanno cercato di salvare le loro bestie dalle fiamme. Una morte infame, senza alcun aiuto.
Enormi i danni in tutta l'Isola: Almeno 80 milioni secondo una prima e approssimativa stima della protezione Civile e del Corpo Forestale dello Stato. Dalla Regione il presidente Cappellacci assicura vicinanza atutti gli agricoltori e allevatorti gravemente colpiti dalla catastrofe delle fiamme e ha già provveduto a rilasciare alcuni documenti per poter immediatamente denunciare i danni subiti nelle aziende.
Incendi dolosi. Pare che tutti i roghi siano di origine dolosa. Un mucchio di fiammiferi sistemato vicino a una sigaretta, oppure un pezzo di iuta, che brucia lentamente e dà la possibilità a chi appicca il fuoco di scappare con calma, prima che si scateni l'inferno. Sono questi gli indizi che gli uomini del Corpo Forestale hanno trovato nelle zone devastate dai roghi in Sardegna.
Il coordinamento dell'indagine sulla morte degli allevatori e sugli incendi che hanno scatenato l'inferno nel Sassarese, è stato affidato al sostituto procuratore Michele Incani della Procura di Sassari. Tutte le compagnie dei Carabinieri, invece, indagano alla ricerca d'indizi che possano aprire strade più certe e sicure.
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