S.A.
1 settembre 2009
"Rilancio dell´edilizia" riparte da Stintino
Il convegno tenutosi a Stintino è stato l’occasione per mettere a confronto due realtà, la Toscana e la Sardegna sul comparto dell´edilizia

STINTINO - Il convegno, organizzato ieri dall’amministrazione comunale stintinese nella sala consiliare, “Rilancio dell’edilizia e riqualificazione dell’esistente – La linea toscana e sarda a confronto”, ha offerto un momento di riflessione e di confronto tra una regione, la Toscana, che quell’accordo lo ha già trasformato in legge regionale (la numero 24 dell’8 maggio) e la Sardegna dove la Giunta ha varato un disegno di legge, che nel pomeriggio di oggi (martedì) è previsto ritorni in Commissione Urbanistica per la sua discussione.
«L’articolato legislativo che stiamo preparando – ha detto l’assessore regionale agli Enti locali e all’Urbanistica Gabriele Asunis – segue una serie di percorsi che evidenziano specialità che il nostro territorio presenta». Nel suo intervento l’assessore regionale ha ribadito le linee essenziali del disegno di legge: garantirà un aumento medio di cubature del 20 per cento, mentre per chi demolisce e ricostruisce gli edifici con criteri che privilegino il risparmio energetico la crescita volumetrica potrà salire al 35 per cento. Un bonus del 40 per cento sarà garantito invece a chi demolisce le costruzioni esistenti nella fascia di rispetto della costa e propone un piano di riedificazione oltre la linea dei trecento metri dalla battigia.
«Vogliamo identificare percorsi che orientino il cittadino all’uso del territorio – ha ripreso –, gli elementi di salvaguardia devono diventare parte integrante del patrimonio generazionale. Abbiamo visto il primo tempo di un film – ha concluso – durante il quale sono stati posti dei vincoli. Adesso dobbiamo realizzare un secondo tempo, dove si esaltino e valorizzino le peculiarità del territorio».
Lo stesso Comune di Stintino è impegnato, attraverso la realizzazione del Puc del quale sono state approvate le linee guida, in uno studio approfondito del proprio territorio. «Vogliamo mettere l’uomo al centro del sistema – ha detto il primo cittadino Antonio Diana – e attraverso i progetti speciali vogliamo dare una svolta al nostro territorio, incrementare l’edilizia residenziale vera e favorire i giovani e le coppie, agevolando la loro permanenza nel nostro paese». Il sindaco non ha dimenticato però di fare un accenno agli accordi di programma tra amministrazione comunale e proprietari di alberghi sulla costa.
«Smantelleremo la strada che ha ferito la spiaggia della Pelosa avviando un processo di rinaturalizzazione – ha ripreso – e, ancora, vogliamo dare opportunità agli imprenditori di prendere scelte importanti: demolire e ricostruire in maniera differente e rispettosa dell’ambiente garantendo loro incentivazioni».
Una opportunità che non sembra essere prevista dalla legge regionale Toscana che Marco Signorini, architetto di un importate studio toscano, e Albero Azzena, docente di diritto all’Università di Pisa, hanno fatto notare «non risponde alle esigenze delle famiglie, perché non ha consentito l’aumento delle unità abitative da destinare ai figli o ai genitori», ma è anche «una grande occasione mancata per i centri storici» che non potranno usufruirne.
E se il presidente dell’Ordine degli architetti, Gian Giuliano Mossa, ha fatto notare come in Sardegna manchi ancora una legge urbanistica regionale moderna, come invece esiste in Toscana, il presidente dell’Ordine degli ingegneri, Giancarlo Capitta, ha ribadito come il legislatore debba coordinare le istanze cha arrivano dal territorio per trovare una giusta sintesi. Il tutto nel rispetto del territorio e del paesaggio «che – ha detto il presidente di Lega Ambiente, Vincenzo Tiana, – sono un bene strategico. E allora, se nel Piano paesaggistico c’è qualcosa che deve essere corretto, lo si corregga e davvero si faccia un secondo tempo, che non sia però un altro film».
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