Red
17 settembre 2009
Progetto per studio tumori in Sardegna e Corsica
La Asl di Sassari avvia una collaborazione con l’ospedale Castelluccio di Ajaccio

SASSARI - Potrà consentire all’Azienda sanitaria locale sassarese di avere a disposizione una grande banca dati sui tumori, utilizzare una serie di informazioni utili per una più ampia indagine epidemiologica su patologie di rilievo quindi mettere in atto azioni di prevenzione mirate. Si tratta di un importante progetto di respiro internazionale al quale stanno lavorando la Asl di Sassari, con il Centro epidemiologico aziendale, e il Gruppo di interesse pubblico di Medicina nucleare del Centro ospedaliero Castelluccio di Ajaccio. L’obiettivo è partecipare al prossimo bando Interreg la cui scadenza è prevista per la fine del mese di ottobre.
Il progetto è stato presentato nei giorni scorsi alla direzione aziendale dell’Asl sassarese, durante un incontro che ha visto la partecipazione di Serge Sabiani, direttore del Gruppo di interesse pubblico corso, di Laurin Jaqueline, responsabile del Servizio di Medicina nucleare dell’ospedale di Castelluccio, e di Mario Budroni, responsabile del Centro epidemiologico aziendale dell’Azienda sanitaria di Sassari.
«Si tratta di un programma di notevole interesse – ha spiegato il direttore generale dell’Asl di Sassari, Giovanni Battista Mele – anche in considerazione delle affinità tra il sistema sardo e quello corso. Si pensi appunto che in Corsica si sta sviluppando un sistema molto simile al nostro Sisar, che le Asl della Sardegna hanno già iniziato ad utilizzare».
La Corsica infatti entro il prossimo mese di novembre avvierà una gestione elettronica della documentazione del paziente che accede in ospedale; sarà realizzata una piattaforma unica informatizzata che consentirà un più facile scambio di informazioni tra le strutture sanitarie francesi. Il progetto, al quale stanno lavorando il gruppo sardo e quello corso, consentirà appunto di condividere questi dati, in particolar modo sulle patologie cancerogene, a fini di studio.
Il risultato potrà essere quindi la realizzazione di un registro tumori comune che potrebbe permettere il confronto tra una popolazione di oltre 500mila abitanti, residente nelle province di Sassari e Olbia-Tempio, e una di 360mila, residente in Corsica. Due realtà, quelle presenti nel nord Sardegna e in Corsica, molto simili tra loro, con piccoli agglomerati, distribuiti in zone a bassa presenza industriale. «Focalizzeremo la nostra attenzione sui tumori principali – ha detto Mario Budroni, responsabile del Centro epidemiologico dell’Asl sassarese – quali ad esempio quello della mammella, del colon retto e ancora su altri rilevanti dal punto di vista dei numeri». L’Azienda sanitaria sassarese quindi svilupperà, in collaborazione anche con l’Anatomia Patologica dell’Aou di Sassari e l’istituto di genetica dei tumori del Cnr, una serie di studi sulla genetica dei tumori.
Il Gruppo di interesse pubblico corso invece punta all’acquisto di un importante macchinario per la diagnostica, un Pet Scan, che sarà installato all’ospedale di Castelluccio ad Ajaccio. La collaborazione tra la Sardegna e la Corsica nel campo sanitario risale al 2001 (progetto Interreg SanNet – Network della sanità tra Asl Livorno, Asl Sassari e l’ospedale della Misericordia di Ajaccio), epoca durante la quale un primo incontro tra le due isole “sorelle” aveva permesso di affrontare i problemi sanitari legati alle esigenze dell’insularità, quindi di avviare un percorso che aveva consentito uno sviluppo dei sistemi informatici. Per la Asl di Sassari era stato avviato il Cup e acquistato un moderno sistema “Ris” (Radiology Information System) della diagnostica per immagini.
Nella foto: il direttore generale dell’Asl di Sassari, Giovanni Battista Mele
|