red
11 ottobre 2004
Blu Bus, sono a norma le antenne dislocate ad Alghero
I risultati sono confortanti. Le emissioni delle antenne sono al disotto dei limiti imposti dalle legge italiana

Sono conferme importanti quelle che provengono dalle rilevazioni effettuate sui campi elettromagnetici in città nell’ambito della visita del Blu Bus, il mezzo del Ministero delle Comunicazioni che in collaborazione con l’Assessorato Regionale all’Ambiente sta monitorando i principali centri della Sardegna e fornendo informazioni ai cittadini. La principale conferma giunge dalle rilevazioni effettuate presso i siti nei quali sono installate antenne per la telefonia. In tutti i siti monitorati dal Presidio Multizonale di Prevenzione della Asl (l’Ente deputato al controllo delle emissioni e alla loro conformità alla legge) i valori massimi delle emissioni non sono mai stati superiori a 1,7 volt /metro, confronto alla legge nazionale 36/01 che prevede soglie massime di esposizione di 6 volt/metro in luoghi dove la permanenza della popolazione è maggiore alle 4 ore giornaliere. Dunque valori inferiori di poco meno 6 volte la soglia precauzionale imposta dalla Legge italiana, che va ricordato è particolarmente severa con i limiti normativi dei livelli di esposizione, confronto a Paesi come Francia, Germania e Regno Unito, dove si arriva anche a 58 volt/metro. Un altro dettaglio riguarda il parametro di riferimento che La legge prevede venga preso in considerazione: ovvero il livello medio di esposizione, rilevato con una centralina ogni 6 minuti. In quasi tutti i casi questo segnala 1-1,03 volt/metro, mentre il massimo, come detto, raggiunge 1,7 volt/metro. In particolare, le zone monitorate dal Pmp sono state quella di via delle Baleari, ( minimo 0,6, medio 1,02, massimo 1,3 ); via Kennedy ( minimo 0,5 massimo 0,6 ); Hotel Catalunya ( minimo 1,1 massimo 1,7 ) via Verdi ( 1,6 massimo ) località Ungias ( 0,3 massimo ). In totale il Pmp ha impiegato circa 505 ore di rilevamenti per ciascun sito, cadenzati secondo criteri previsti dalla Legge e in luoghi dove la popolazione permane per più di 4 ore giornaliere ed in stretta vicinanza di strutture la cui installazione è stata oggetto di recenti proteste da parte dei molti cittadini e gruppi politici.
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