S.A.
15 febbraio 2010
2009: l´Annus horribilis delle imprese sarde
Le imprese sarde nel 2009 hanno risentito negativamente della crisi internazionale, confermazione la tendenza al ribasso dell´anno precedente. Nascono meno attività nel nord Sardegna e sempre di più ne muoiono con il passare dei mesi

ALGHERO – Annus horribilus, quello appena trascorso, per le imprese sarde decimate dalla crisi internazionale che ha fatto sentire i suoi effetti negativi sul sistema imprenditoriale italiano e su quello della Sardegna, come già si era manifestato nel corso del 2008. Infatti, la situazione nell'isola, seppur critica, non è certo l'unica; anzi, resiste alla congiuntura economica sfavorevole, principalmente grazie ad alcuni settori, primo fra tutti il turismo.
I tassi di crescita hanno frenato nel 2009 un po’ in tutte le province. Sassari e il suo territorio ha rallentato attestandosi ad una percentuale inferiore rispetto all’anno precedente (0,15% contro l’1,19%), dato inferiore anche alla stessa media nazionale (0,28%), anche se leggermente superiore a quella regionale (0,01%). Anche la nascita delle imprese nella provincia turritana è calata. 3.053 ne sono nate nei 12 mesi trascorsi a fronte di un aumento delle cessazioni (2.973).
Estendendo le cifre a tutto il nord Sardegna, il sistema imprenditoriale si ripartisce tra le due realtà di Sassari e Olbia-Tempio, quest’ultima che continua a contribuire maggiormente alla crescita con un tasso positivo pari a 0,53%, anche se con un evidente rallentamento rispetto al 2008. Mentre la Provincia di Sassari, per la prima volta negli ultimi anni, riporta un tasso di crescita negativo anche se contenuto (-0,13%).
La divisione delle imprese nel nord dell’isola sono tuttavia ripartite con un 61 % nella zona di Sassari (34.058 unità) e 39% in quella di Olbia-Tempio (22.239). Un dato positivo, invece, è l'aumento delle società di capitali, sia in valori assoluti (422 unità), sia in termini percentuali (4,46%). La forma giuridica scelta per le imprese, in questi casi, riveste particolare significato nella presente fase non facile dell’economia, dal momento che contribuisce al rafforzamento del tessuto imprenditoriale locale.
Bene anche le imprese cooperative isolane. La Sardegna si è collocata al 4°posto tra le regioni italiane con una variazione delle cooperative registrate dal 2008 al 2009 pari a 2,22% e un saldo positivo di 106 unità. L’ anno passato, al contrario, non sarà da ricordare, per il comparto agricolo che continua a registrare in Provincia di Sassari una netta flessione (-2,98%); come quello manifatturiero (-1,73%), e delle attività di trasporto e affini (-2,22%). In flessione anche i settori delle costruzioni e del commercio, anche se con una tenuta maggiore (rispettivamente 0,24% e –0,50%).
Buone notizie dall’intermediazione monetaria e finanziaria (2,54%) e dal comparto turistico alberghiero con un saldo positivo di 59 imprese ed una variazione dello stock pari a 1,51%. L’isola è sempre la meta preferita nei sondaggi dai vacanzieri connazionali, sarà tempo di incentivare anziché frenare il vero motore dell’economia sarda e i servizi ad esso connessi.
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