ALGHERO – Prosegue il botta e risposta tra il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Mario Bruno e l'assessore dei Lavori pubblici Angelo Carta, in riferimento ai finanziamenti annunciati dalla Regione per il porto di Alghero. Aveva iniziato Bruno dichiarando: «i 3 milioni di euro di cui oggi si parla erano già stati accordati nel 2008 dall’esecutivo di centrosinistra».

Affermazione, quella dell’esponente del Pd, definita «priva di qualsiasi fondamento» dall’assessore regionale. Carta poi spiega che: «l'attuale esecutivo e' stato costretto a riprogrammare le risorse con direttiva del 6 agosto 2009, che rischiavano di andare perse per la lentezza con cui sono state gestite nella precedente legislatura».

«Nessuna lentezza – risponde Bruno – ma un bando tempestivo (per l'incarico di progettazione dell'opera) che è stato aggiudicato solo il 5 febbraio del 2010, quindi undici mesi dopo l'insediamento dell'assessore Carta, che naturalmente e correttamente non trova di meglio che addebitare i ritardi a chi l'ha preceduto».

«L'assessore Carta – conclude il consigliere regionale - tanto attento alle questioni della città di Alghero, solo con una direttiva dello scorso 25 marzo sblocca i fondi, ben otto mesi dopo la prima direttiva da lui stesso citata, durante i quali il porto di Alghero è rimasto privo di qualsiasi finanziamento». Non si è fatta attendere la risposta dall'altra parte: «Grazie a loro, grazie alla loro politica, grazie quindi anche all’Onorevole Bruno – ha detto Carta - ogni giorno in Sardegna 20 operai edili stanno perdendo il lavoro. Cantieri fermi, lavori fermi, soldi non spesi. Questa è la desolazione lasciata dall’ex maggioranza della regione».

Nella foto: L'assessore regionale Angelo Carta