Red
5 giugno 2010
Futuro dell´acquacoltura in Sardegna: convegno
Sul tema "Il futuro dell´acquacoltura in Sardegna: innovazione tecnologica e valorizzazione delle produzioni". Appuntamento a Olbia l´11 giugno

OLBIA - Venerdì 11 giugno 2010, con inizio alle ore 9,30, si tiene a Olbia un convegno sul tema "Il futuro dell'acquacoltura in Sardegna: innovazione tecnologica e valorizzazione delle produzioni". L'incontro, organizzato dall'Agenzia Regionale Laore Sardegna, dal Consorzio per la valorizzazione della cozza di Olbia, dalla Camera di Commercio del Nord Sardegna e da Confcommercio, si tiene all'interno di un evento culturale ed enogastronomico teso alla valorizzazione della cozza allevata ad Olbia e intende fornire, ai diversi portatori di interesse, informazioni dettagliate sulle opportunità di sviluppo e di promozione delle imprese e delle produzioni ittiche sarde.
L'acquacoltura é un settore produttivo che richiede un supporto continuo da parte della ricerca per l'elevato fabbisogno di innovazione tecnologica. Come molti altri settori produttivi italiani, attraversa un momento difficile e critico per le proprie imprese e le sue produzioni. Il mercato globale impone alle aziende italiane prezzi di vendita sempre più bassi, a costi proporzionalmente maggiori rispetto alla concorrenza estera. Accettare queste regole, soprattutto per il prodotto di qualità, comporta tuttavia il rischio fondato, a discapito del consumatore finale, della scarsa riconoscibilità sul mercato del prodotto locale o nazionale rispetto ad altre produzioni di minor pregio, e della perdita di competitività.
Questi problemi possono trovare risposte positive nella capacità delle imprese di aggregarsi e riuscire a distinguere i propri prodotti attraverso l'adozione di disciplinari di produzione. La qualità, o meglio l'alta qualità, abbinata ad una forte appartenenza del prodotto al territorio possono essere la chiave di volta per dare il giusto riconoscimento alle produzioni ittiche sarde e garantire la salvaguardia di un comparto che, come altri settori dell'agricoltura, non può e non deve essere semplicemente relegato a ruolo di tutore dell'ambiente, ma essere attore strategico nel rilancio dell'agricoltura di qualità della Sardegna.
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