S.A.
15 giugno 2010
Microcredito, fondi per 483 imprese
Gli imprenditori sardi credono nel Microcredito. Quasi 500 le imprese coinvolte sinora per un impegno di spesa pari a oltre 11 milioni di euro. La dotazione finanziaria è di 41 milioni di euro

CAGLIARI – Gli imprenditori sardi credono nel Microcredito, lo strumento che la Regione ha voluto mettere a disposizione delle piccole e medie imprese per sostenerle nella delicata fase dello sviluppo. La scommessa, lanciata dall’assessore regionale del Lavoro, Franco Manca, sembra essere vincente sin dalla fase iniziale - fanno sapere da viale Trento.
Lo dicono i numeri: dall’1 all’11 giugno, la Sfirs (società “in house” della Regione, chiamata a gestire il Fondo Microcredito) ha ricevuto 483 domande “a sportello” per un impegno di spesa pari a 11 milioni 552mila euro. La provincia di Cagliari fa la parte del leone (34,16 per cento delle richieste, pari a 165 domande per 3,9 milioni di euro), seguita dalle province di Nuoro (86 domande) e Ogliastra (84), per poco più di due milioni di euro ciascuna.
Il settore del commercio di prossimità (115 domande, pari al 23,81 per centi) sembra quello più attento alla proposta della Regione, ma anche i servizi al turismo (93) e il manifatturiero (78) sembrano voler approfittare dell’interessante proposta. L’importo massimo concedibile è di 25mila euro per ciascuna impresa. La dotazione finanziaria attualmente è di 41 milioni di euro, ma non è escluso che, in caso di necessità, il fondo possa essere rimpinguato.
«Stiamo andando oltre le previsioni della vigilia – commenta l’assessore Manca – nonostante mi aspettassi comunque un buon riscontro. Sapevo che c’era un forte interesse nei confronti di questo provvedimento, perché avevamo il polso della situazione, tuttavia non avrei immaginato una risposta così immediata in poco più di una decina di giorni. L’auspicio è quello di registrare un consolidamento del nostro tessuto imprenditoriale, che è fatto essenzialmente di piccole e piccolissime aziende». La restituzione del prestito, erogato dalla Sfirs a tasso zero e senza garanzie reali, consentirà di rimettere in circolo ulteriori risorse che andranno a sostenere il mercato.
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