S.A.
22 luglio 2010
Tagli per la lingua sarda, protesta a Cagliari
L’assessore della Pubblica Istruzione e dei Beni Culturali, Maria Lucia Baire, ha precisato in una nota l´esclusione dai tagli delle iniziative più significative per la salvaguardia della lingua sarda

CAGLIARI - Si è svolto un presidio stamane (giovedì) davanti al Consiglio regionale promosso dal Comutadu pro sa limba sarda, a cui aderiscono varie associazioni, per protesta ai tagli presenti nella manovra regionale per l'utilizzo della lingua sarda.
«Sul bilancio regionale i fondi per la limba sarda rappresentano l'1%, su cui si profila un taglio del 18%, cioè circa 700-800 mila euro - dice Michele Pinna, componente del Comitato e presidente dell'Istituto Bellieni - si tratta di una riduzione che va ad incidere sull'inserimento curriculare del sardo nelle scuole che presuppone la formazione dei docenti e le opere didattiche».
Pronta la risposta dell'assessore della Pubblica Istruzione e dei Beni Culturali: «La Giunta Regionale sta portando avanti puntualmente tutti gli interventi nell’ambito della lingua e della cultura sarda previsti nel Piano Triennale 2008-2010. La prospettata riduzione degli stanziamenti non inficia la realizzazione delle iniziative e dei progetti già finanziati nelle precedenti annualità».
L’assessore Baire ha precisato, inoltre, che le riduzioni non riguarderanno alcune tra le iniziative più significative ovvero l’insegnamento curriculare del sardo nelle scuole e gli interventi relativi alla pianificazione linguistica, come lo Sportello linguistico e le opere didattiche multimediali finalizzate all’apprendimento della lingua. Riguardo, invece, l’Osservatorio regionale per la lingua e la cultura sarda, è già in programma una riunione per il prossimo 30 luglio.
Nella foto: L'assessore regionale Maria Lucia Baire
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