Red
18 settembre 2010
«Ennesimo scippo alla sanità algherese»
Di seguito la lettera aperta di Elisabetta Boglioli in merito alla grave situazione in cui versa il Centro di Salute mentale di Alghero

ALGHERO - Sanità algherese allo sfascio. Problemi si riscontrano in tutti i principali settori. Di seguito la lettera aperta di Elisabetta Boglioli in merito alla grave situazione in cui versa il Centro di Salute mentale di Alghero.
Da tempo, e da più fronti, vengono segnalate gravi carenze e gravi disservizi riguardo la Sanità algherese. L’Associazione “Il Labirinto“ Associazione per la tutela della Salute Mentale di Alghero, ancora una volta si sente chiamata in causa, ed interviene attraverso gli organi di stampa per segnalare ai cittadini l’ennesima amputazione, l’ultimo, ennesimo scippo, in tema di Salute Mentale, perpetrato ai danni degli utenti algheresi, che per varie necessità, hanno come punto di riferimento e usufruiscono dei servizi offerti dal Consultorio Familiare di via R. Sanzio. Servizio che contempla come primo obbiettivo, il sostegno psicologico alla famiglia. L’Art. 1 della Legge 405/75, prevede la istituzione dei Consultori Familiari per garantire assistenza psicologica alla preparazione “alla Maternità e alla Paternità Responsabile”, per i “ Problemi di Coppia e della Famiglia,” anche in riferimento alle “Problematiche Minorili”. Tra le figure professionali è prevista quella imprescindibile dello Psicologo, alla pari con quella del Pediatra e del Ginecologo e dell’Assistente Sociale. La Delibera Regionale 40/9, del 01.09.2009, prevede lo stanziamento di 5.000.000, per al riqualificazione dei Consultori Familiari, ritenuti Servizi Fondamentali. Ci si domanda: se la normativa vigente prevede questo tipo di servizio, perché verrà a mancare presso il Consultorio di Alghero, proprio la figura dello Psicologo? Il professionista che con grande competenza e umanità, fino ora ha prestato la propria opera presso questa struttura, non ci è dato di sapere perché, ma a breve non sarà più in Servizio presso la suddetta struttura, e quindi non più in grado di garantire il sostegno a utenti particolarmente fragili, che con apprensione, vedranno interrotto il proprio percorso terapeutico. Percorso non sempre facile, spesso doloroso, che necessita di una figura di riferimento che consenta a queste persone di raggiungere una qualità di vita serena e dignitosa. L’Associazione “Il Labirinto”, per meglio comprendere quali siano le problematiche che hanno portato gli organi competenti ad assumere una decisione cosi drastica, ha chiesto e spera di incontrare a breve, i Responsabili della Dirigenza Sanitaria, con l’intento di ottenere il ripristino del Servizio che se interrotto, arrecherebbe ulteriore grave danno a tutto il territorio, già penalizzato a causa della carenza dei servizi offerti ai sofferenti Mentali.
Nella foto: Elisabetta Boglioli
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