Alberto Becciu
27 settembre 2010
Vaccino antiinfluenzale, farlo o non farlo?
Come agisce il vaccino contro l´influenza e i suoi effetti chiarendo alcuni dubbi sulla sua efficacia

ALGHERO - L’influenza stagionale che colpisce molti milioni di italiani ogni anno è causata da un virus che, ciclicamente cambiando la propria conformazione e sfruttando le basse temperature, riesce a diffondere tra la popolazione, creando non pochi disagi. E’ opportuno sottolineare che un virus, per moltiplicarsi, ha bisogno di una cellula ospite e una volta replicatosi grazie a essa, la distrugge per infettare altre cellule e diffondere in tutto l’organismo (a differenza dei batteri che godono di autonomia replicativa).
Immaginiamo che tutte le cellule circolanti del nostro organismo abbiano un segno di riconoscimento, come 2 antenne sulla propria membrana che servono per entrare in contatto con le altre cellule e poter “comunicare” tra loro; i globuli bianchi, sentinelle e guardiani del nostro organismo, hanno il compito di attaccare e distruggere tutti gli organismi che non abbiano le 2 antenne al loro esterno, quindi sia coloro che hanno 1 sola antenna, sia quelle che ne presentano 3, 4 o 5.
Il virus influenzale, che risiede nelle goccioline di saliva di persone già infettate, entra nel nostro organismo attraverso il naso o la bocca e nella stragrande maggioranza dei casi viene fermato ed eliminato già nelle prime vie aeree, soprattutto a livello delle tonsille; quelli che riescono ad attraversare le prime difese hanno fretta di trovare le cellule da infettare per potersi duplicare e poter diffondere in massa; i globuli bianchi con i quali entrano in contatto, iniziano una battaglia durissima, perché non conoscendone la forza e la virulenza, devono avere il tempo di creare gli anticorpi specifici per quel tipo di virus e nel frattempo questi continuano a diffondere e fare danno; nell’arco di un paio di giorni (durante i quali si sviluppano tutti
i sintomi della sindrome influenzale) i globuli bianchi prendono il sopravvento e lentamente, tutto torna alla normalità.
Nei pazienti delle categorie più a rischio, come bambini, anziani, immunodepressi e broncopneumopatici cronici, l’influenza può comportare complicanze severissime e sommandosi alla patologia di base, in alcuni
casi, portare anche alla morte. Esistono diversi tipi di vaccini, alcuni formati da virus vivi, ma attenuati nella loro virulenza (talvolta pericolosi perché riacquistano potenza grazie a reazioni inaspettate), altri, come quello antinfluenzale stagionale formato invece, da frammenti di virus inerte; immaginiamo che durante la somministrazione del vaccino, vengano inoculati grandi quantità di antenne senza il pezzo di virus capace di infettare le cellule ospiti; questo comporta un enorme vantaggio per i globuli bianchi perché si trovano ad avere difronte il substrato necessario per creare gli anticorpi specifici verso il virus, senza la necessità di dover combattere; questo comporterà che quando il vero virus influenzale, entrato nell’organismo, cercherà di infettare l’ospite, troverà difronte globuli bianchi già pronti e anticorpi specifici già efficaci contro essi.
Chi dovrebbe fare il vaccino ogni anno? Tutte quelle persone che fanno parte delle categorie a rischio. Gli anticorpi creati dopo una influenza sono migliori di quelli somministrati nel vaccino? I bambini è meglio che passino un’influenza vera e propria? Gli anticorpi sono uguali, il rapporto rischio/beneficio bisogna valutarlo tra la somministrazione del vaccino e il rischio di complicanze dell’influenza. Esiste un vaccino somministrabile oralmente e non tramite iniezione? Proprio quest’anno sembra entri in commercio un vaccino antinfluenzale nebulizzabile attraverso uno spray nasale, ma sarà presente
comunque anche il vaccino iniettabile.
Perché il vaccino bisogna ripeterlo ogni anno? Perché il virus influenzale cambia conformazione ogni stagione e quindi gli anticorpi risulterebbero inefficaci verso il nuovo virus. Quando è opportuno fare il vaccino antinfluenzale? Sembra che quest’anno l’epidemia di influenza sia prevista in anticipo, verso il periodo natalizio, quindi sarebbe opportuno fare il vaccino già nella metà di ottobre. Il vaccino può dare effetti indesiderati? A volte può comparire un transitorio innalzamento della temperatura, comunque è sempre sconsigliata la somministrazione del vaccino durante uno stato febbrile.
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