Stefano Soro
20 gennaio 2005
Animali domestici...che passione!
«I cani e i gatti costituiscono la clientela più numerosa degli studi veterinari cittadini - ha confermato un veterinario della città - e tra questa clientela non mancano i criceti, i conigli e vari roditori».

ALGHERO - Avere un animale in casa da accudire e coccolare è una moda ormai assodata nelle famiglie italiane. Alghero non si sottrae a questo trend. Non è raro vedere bassotti, chihuahua, barboncini legati ad un palo di un segnale stradale o dell’illuminazione cittadina, di fronte ai supermercati, di fronte all’ingresso di una panetteria. Sempre più frequentemente incontriamo cani che, tenuti al guinzaglio dai propri padroni, si salutano abbaiando festosamente. Li vediamo abbastanza numerosi correre sull’erba dei giardini, felici di assaporare l’ora d’aria libera.
I gatti li vediamo meno in giro, ma sappiamo che anche loro abitano gli appartamenti cittadini. A volte viene da chiedersi: nella città di Alghero ci sono più animali o bambini? Secondo i dati dell’Istat, i quattrozampe domestici nelle nostre case sono ormai quattordici milioni cinquecentomila suddivisi tra sette milioni e mezzo di gatti e sette milioni di cani, contro gli otto milioni settecentomila bambini e ragazzini da 0 a 15 anni (“Ecco come viziamo gli animali” di Francesca Guasco, Settimanale Di Più n.3). «I cani e i gatti costituiscono la clientela più numerosa degli studi veterinari cittadini» ha confermato un veterinario della città «e tra questa clientela non mancano i criceti, i conigli e vari roditori». Se ne deduce che gli algheresi amano gli animali e li curano.
Forse è meno fortunata la situazione dei cani da guardia e dei gatti delle case di campagna. Ad essi vengono dedicate solo poche ore e la domenica. Si spera che anche nei rimanenti giorni della settimana ricevano abbastanza premure; ci si augura che quando qualche malanno li colpisce, il padrone abbia la cura di farlo visitare dal veterinario. Di fatto è anche vero che per le strade di campagna (e non solo) ci si imbatte in cani e gatti randagi, un po’ spelacchiati e/o zoppicanti, che si raccolgono in branco alla ricerca di cibo.
Gli animali non si dovrebbero tenere in casa solo come oggetto di gioco e divertimento se in casa c’è un bambino, o come compagnia se si tratta di persone sole. Gli animali hanno le loro esigenze, e con essi bisognerebbe instaurare un rapporto affettivo. «Ci vuole soprattutto educazione - afferma un veterinario algherese - e le scuole dovrebbero avere il compito di sensibilizzare i ragazzi al rapporto uomo-animale».
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