Era fissato per questa mattina l´incontro all´Ospedale Civile di Alghero tra il neo commissario dell´Asl di Sassari, Marcello Giannico, e i dirigenti del nosocomio. Vertice mancato a causa dell´influenza che ha colpito il manager. Occupazione simbolica da parte dei comitati. Ombre su Ostetricia
ALGHERO - Le nubi non si diradano dal reparto di ostetricia. Era fissato per questa mattina (sabato) alle 11, l'incontro all'Ospedale Civile di Alghero tra il neo commissario dell'Asl di Sassari, Marcello Giannico, e i dirigenti del nosocomio. Ad attendere il manager anche i comitati Fiocchi Azzurri Fiocchi Rosa e Difesa della Salute, nati da alcuni mesi per promuovere la riapertura del reparto di Ginecologia e Ostetricia e, più in generale, per risolvere i numerosi problemi della struttura algherese.
Niente da fare, Giannico ha dato forfait a causa dell'influenza; ma la sua assenza, pur giustificata, non ha convinto le mamme che da mesi, ormai, presidiano l'ospedale in attesa che il Nido apra di nuovo le porte ai nascituri. D'altronde, da giugno a gennaio, è stato un continuo rincorrersi di promesse e annunci sull'imminente riapertura, tutti puntualmente disattesi. I cittadini stanchi di questa insostenibile situazione si sono dati appuntamento in via Don Minzoni, occupando "simbolicamente" il reparto, anche con striscioni e slogan, fatti rimuovere dalle guardie.
«L'ennesimo rinvio - ha dichiarato Giovanna Passerò, presidente del primo comitato - siamo nuovamente qua a rinnovare la nostra protesta nel giorno in cui avremo preferito avere le risposte dal responsabile Asl». Già nell'ultimo incontro con Paolo Manca, poi sostituito con Giannico, si era avuta la garanzia che mancassero pochi giorni al grande evento: le attrezzature e le strumentazioni ordinate, i lavori in una fase avanzata. Solo parole, poichè a fine gennaio i bambini continuano a nascere in altri ospedali, salvo non si tratti di urgenze.
Rischio chiusura. Dovranno spiegare, poi, commissari, tecnici, assessore e Ministro, come si voglia chiudere un reparto che ha sempre funzionato brillantemente (per ipotetici problemi di razionalizzazione); per dirottare le nascite verso un altro in condizioni «disastrose» come quello sassarese, secondo la definizione dello stesso numero uno dell'assessorato regionale alla Sanità, Antonello Liori, durante una visita in città. Si parla di numeri, sempre quelli, ma la sanità è fatta anche di persone che ingiustamente devono pagare un buco finanziario che non hanno causato.
Nella foto: uno striscione appeso nel reparto di Ostetricia di Alghero