Red
14 febbraio 2011
Cagliari dal 1943 a oggi: una città rinata
Tre giorni per non dimenticare la città ai tempi della guerra, i suoi
rifugi e ospedali in grotta. Immagini inedite, storie, riflessioni tra
poesia e cultura

CAGLIARI - Si svolgerà a Cagliari dal 17 al 20 febbraio, un evento da non
perdere interamente dedicato alla storia della città durante la seconda
guerra mondiale, ai suoi protagonisti. La tre giorni di conferenze, proiezioni di immagini e dibattiti, che si intitola “Cagliari dal 1943 a oggi, storie e protagonisti di una città rinata dalla guerra”, è stata ideato da Marcello Polastri, Sergio Orani e Giancarlo Luzzu, in collaborazione con la storica Società di Sant’Anna e le associazioni Gruppo speleo archeologico Cavità Cagliaritane e Gruppo Historicas e sta coinvolgendo le scuole cittadine.
L’evento si preannuncia interessante: ideato da Marcello Polastri e Sergio Orani, che della storia di Cagliari sono profondi conoscitori, racconterà quei fatidici giorni del 1943, quando il 17 febbraio, il 26 e il 28 la città subì i terribili bombardamenti. Allora, mentre i palazzi crollavano sotto le bombe, a salvare la vita a tanti cittadini furono i rifugi di guerra allestiti nelle grotte che abbondano in città, e che gli speleologi del Gruppo Cavità Cagliaritane esplorano da diversi lustri.
Pochi ricordano, ma in quei rifugi nacquero anche belle storie, furono allestite le radio per comunicare con il mondo di fuori, e nel sottosuolo si scandivano momenti di vita a noi poco noti. Ora, riscoprirli, è possibile con le videoproiezioni in sala che precederanno una passeggiata culturale organizzata da esperti: Polastri, 31 anni, presidente del Gruppo Cavità Cagliaritane ha esplorato la maggior parte dei rifugi di guerra, mappandoli e documentandoli con immagini e video mentre Sergio Orani, 62 anni, collezionista di foto d’epoca, unirà all’esperienza di Polastri la sua rara collezione di fotografie che spaziano dalla fine dell’Ottocento ad oggi.
Foto d'archivio
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