Red
25 febbraio 2011
Danza internazionale al Teatro Parodi
Il Primo marzo lo spettacolo della Compagnia “Les Ballets Jazz de Montreal BJM”, punto di riferimento per la danza neoclassica contemporanea e jazz in Canada

PORTO TORRES - Porto Torres entra nel Circuito regionale della Danza in Sardegna - promosso dall'Associazione Enti Locali per lo Spettacolo - grazie a “Les Ballets Jazz de Montreal BJM”, compagnia solidamente affermata nel panorama internazionale che si esibirà l'1 marzo al Teatro Andrea Parodi, alle ore 21. Dietro la conduzione di Louis Robitaille, dal 1998, la Compagnia intraprende un nuovo percorso con l'obiettivo di rivitalizzare lo stile del BJM e farne il punto di riferimento per la danza neoclassica contemporanea e jazz in Canada.
«Oggi Les Ballets Jazz de Montreal - spiega il direttore dell'Associazione Enti locali per lo Spettacolo, Lello Giua - è il luogo di espressione per eccellenza di una nuova generazione di coreografi, per una danza creativa e innovativa resa possibile anche dall'utilizzo di differenti tecniche e grazie alle qualità eccezionali degli interpreti». «È un appuntamento inserito all'interno del Circuito regionale della Danza in Sardegna, un circuito di assoluto prestigio. Siamo felici che l'Associazione Enti Locali per lo Spettacolo presenti una delle proprie proposte a Porto Torres.
Attraverso questo evento la grande danza internazionale approderà sul palco del nostro teatro», sottolineano il sindaco Beniamino Scarpa e l'assessore alla Cultura, Margherita Diana. «Qui in città c'è una forte tradizione legata alla danza, grazie alla presenza di diverse scuole di ballo. Ringraziamo gli organizzatori che si sono impegnati a praticare una riduzione sul prezzo del biglietto per i gruppi, le associazioni e le scuole», aggiungono i due amministratori comunali.
Il programma proposto al Teatro Andrea Parodi esprime la diversa percezione della qualità del movimento e la insopprimibile gioia di danzare che emerge senza filtri, come cifra stilistica aggiunta alle coreografie del BJM. Sono due le opere di Aszure Barton, coreografa residente del nuovo Baryshnikov Arts Centre di New York: la prima è una nuovissima creazione, Jack in a box e la seconda è Les Chambres de Jacques, produzione ironica e intrigante sulle musiche di Vivaldi, Gilles Vigneault e la musica folk della Cracow Klezmer Band.
Jack in a box segue l'indagine già avviata da Aszure Barton ne Les Chambres de Jacques. Quindi il ballerino ritorna a essere il tramite per l'esplorazione dell'individuo inserito nei drammi e nelle vicissitudini domestiche. In questa occasione vengono indagati i limiti esterni del corpo, i motivi di crescita e tutte le relazioni inerenti una collettività. Ne Les Chambres de Jacques la Barton propone una forma di dialogo tra il coreografo e i ballerini, una sorta di esplorazione interattiva incentrata su una dimensione umana che oscilla tra l'ordinario e il grottesco, tra il banale e l'imprevisto.
Per consentire l'emergere di questa “vita reale” e la sua manifestazione nel corpo dei suoi danzatori, Aszure Barton ha dichiarato di aver trasformato gli studi di danza in una vera oasi di pace, ma anche in spazi di lotta folle, insomma in un luogo dove tutto è possibile, dove emergono tutte le sfaccettature della vita in una commistione di gioia e dolore costanti. Lo scopo è quello di esplorare l'individuo puntando al cuore della sua “animalità”, non trascurando tutte le piccole imperfezioni che alla fine sono il tratto caratterizzante della bellezza e grandezza dell'essere e sintomi della sua innata fragilità.
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