A.B.
17 aprile 2011
Mulas sulla questione Equitalia
«Lo Stato adotti misure urgenti per salvare le piccole e medie imprese della Sardegna», chiede il rappresentante dell’Upc in Consiglio Regionale

CAGLIARI - «Lo Stato adotti misure urgenti per salvare le piccole e medie imprese sarde, stritolate dalla necessità di ricorrere alla rateizzazione dei propri debiti fiscali e contributivi». Lo chiede il consigliere regionale dell’Upc-Unione popolare cristiana Massimo Mulas.
«Bisogna intervenire con una sanatoria – spiega Mulas – che possa aiutare realmente quei cittadini che dimostrino di trovarsi in una reale difficoltà finanziaria, considerata la disparità che esiste tra la Sardegna e le altre regioni d’Italia (essendo la Sardegna un’isola gravata da un servizio trasporti inefficiente e costoso e da un bacino d’utenza limitato). Dati quindi i costi proibitivi che devono affrontare le nostre imprese e considerati i servizi notevolmente inferiori rispetto alle altre Regioni, penso che la Regione Sardegna dovrebbe pensare, oltre alla vertenza entrate, alle “uscite” delle piccole e medie aziende isolane. E’ una situazione ormai al collasso, aggravata dalle condizioni proibitive poste da “Equitalia” ai debitori, condizioni che pesano su coloro che si trovano (loro malgrado) a vivere una condizione economicamente difficile e vorrebbero riuscire comunque a saldare il proprio debito».
«Lo Stato – spiega il consigliere regionale dell’Upc - deve fare una comparazione tra il valore delle somme che le “Pmi” debitrici devono versare e i futuri costi che si dovranno sostenere per far fronte a tutta la serie di ammortizzatori sociali rivolti a chi, a causa di questa crisi finanziaria collettiva, perderà il posto di lavoro. Per non parlare del costo sociale, che questa situazione causerà a breve, pesando sui cittadini che, oppressi dai debiti, si troveranno in uno stato di indigenza sempre più profondo. Chiedo quindi che lo Stato intervenga con un provvedimento straordinario che possa salvare l’occupazione, la crescita economica della Sardegna e il futuro del sistema previdenziale», conclude Mulas.
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