Red
25 maggio 2011
Tbc bovina da 10 anni lo stesso batterio
In Goceano circola lo stesso genotipo del batterio presente nel ´97-´98, che dopo essere passato da un bovino all´altro è arrivato anche ai cinghiali

SASSARI - L'epidemia di tubercolosi bovina che ha colpito le campagne del Goceano tra il 2006 e il 2009 è stata provocata dallo stesso batterio che aveva interessato il territorio dieci anni prima. Ma non solo. Il patogeno, che imperversava nella regione tra il sassarese e il nuorese, è passato da un animale all'altro fino ad arrivare ai cinghiali selvatici, che sono risultati positivi ai controlli. Sono questi i risultati di una ricerca condotta dall'Istituto Zooprofilattico della Sardegna, diretto dal commissario Maria Assunta Serra, che ha sottoposto ad identificazione e caratterizzazione biomolecolare il Mycobacterium bovis, agente infettante della malattia.
Autore dello studio il responsabile del laboratorio di Batteriologia speciale dell'Izs Sardegna, Stefano Lollai, che ha condotto l’indagine scientifica in collaborazione con il Centro di Referenza dello Zooprofilattico di Brescia. I risultati dello ricerca sono stati resi noti in un recente convegno ad Alghero davanti ai rappresentanti del Dipartimento per la sanità pubblica veterinaria del Ministero della Salute.
«Fare la “carta d'identità” del Mycobacterium bovis non è stato facile per la difficoltà a ricorrere ai metodi tradizionali – spiega il dottor Lollai-. Perciò abbiamo usato la tecnica della caratterizzazione biomolecolare, molto più precisa, che ci ha permesso di conoscere da vicino il responsabile della malattia». A questa tecnica è stata associata una caratterizzazione genetica tipo Vntr, simile a quella usata nella medicina forense, dalla quale è emersa una mappa della Tbc bovina in Sardegna.
«Grazie alla ricerca, abbiamo ripescato anche gli isolati batterici classificati finora – prosegue Lollai – e questo ci ha permesso di confrontarli storicamente con altri ceppi identificati nella nostra Isola. E il risultato al quale siamo arrivati è che in Goceano circola lo stesso genotipo del batterio presente nel '97-'98, che dopo essere passato da un bovino all'altro è arrivato anche ai cinghiali. Ma questo non vuol dire che la colpa della trasmissione siano gli animali selvatici – avverte il biologo -. Anzi, i cinghiali non sono considerati generalmente vettori della malattia, perciò non è possibile attribuirgli responsabilità certe. La loro positività ai controlli, invece, evidenzia una diffusione da un animale all'altro, favorita anche dal pascolo dei bovini nelle aree comunali, dove già nel 2006 l'Izs aveva segnalato il primo caso in Sardegna di Mycobacterium bovis in un cinghiale».
Il primo caso di Tbc bovina è stato diagnosticato nel 2006 in Goceano e in pochi mesi ha coinvolto i comuni di Anela, Benetutti, Bono, Bottida, Bultei, Burgos, Esporlatu, Illorai, Nule e le aree del Monteacuto comprese nei comuni di Nughedu e Pattada. Secondo i dati della Asl, nel biennio 2007-2008, l'epidemia ha portato all'abbattimento di oltre 700 capi bovini con una spesa di oltre 400mila euro per i rimborsi.
|