Red
6 giugno 2011
180mila euro per una sfilata: è polemica
Interrogazione in regione per la spesa di 180mila euro destinati alla società "Collection Eventi & Produzioni Tv" con sede a Roma per la realizzazione di una sfilata il prossimo 22 giugno nella Riviera del Corallo

ALGHERO - Il gruppo consiliare Sinistra Ecologia e Libertà – Comunisti – Indipendentistas, primo firmatario Carlo Sechi, ha presentato una interpellanza in Consiglio Regionale, sul contributo di 180.000 in favore della società “Collection Eventi & Produzioni TV con sede a Roma, per l’organizzazione di una manifestazione denominata “Sfilata d’amore e moda 2011” che si terrà ad Alghero il 22 giugno 2011. A giudizio dei Consiglieri Regionali la spesa di 180.000 mila euro appare eccessiva e spropositata, considerata l’attuale crisi economica e finanziaria della Regione, che non riesce a garantire adeguati stanziamenti in favore delle politiche per il lavoro, per la scuola, per i disabili, per i giovani, per gli anziani.
Il Consigliere Regionale Carlo Sechi ritiene inoltre che la città di Alghero, luogo in cui si svolgerà la manifestazione, necessiterebbe di maggiore attenzione da parte della Regione in settori e in ambiti più importanti e qualificanti quali la Facoltà di Architettura, l’Ospedale civile, le scuole, l’aeroporto, il porto, il palazzo dei congressi, la prosecuzione degli scavi archeologici nel cimitero medioevale di San Michele, ed ulteriori necessità primarie più volte manifestate in Consiglio Regionale.
«L’iniziativa non risponde alle enunciazioni illustrate nella deliberazione, in quanto il rilancio del turismo ad Alghero si realizza attraverso iniziative strutturali che qualifichino e migliorino la città - si legge nell'interrogazione - attraverso interventi a tutela dell’ambiente e del litorale, sottoposto a continua alterazione a causa del depuratore cittadino che sversa le acque depurate all’interno della laguna del Calich e quindi nel litorale di Maria Pia, con grave disagio per l’intero comparto turistico».
Gli interpellanti ritengono che l’intero territorio della Sardegna necessiterebbe di adeguati interventi strutturali in favore dei trasporti, della viabilità interna, dell’artigianato, della valorizzazione delle produzioni locali, della cultura e della tutela dei monumenti, e non di estemporanee ed effimere iniziative quali quella proposta dalla Giunta Regionale. Considerano inoltre che l’iniziativa è affidata ad una società romana e che la Regione ha trascurato l’ipotesi di affidare, a costi decisamente più contenuti, l’organizzazione della manifestazione ad una società di produzione con sede in Sardegna, che avrebbe impiegato maestranze e tecnici locali, con significative ricadute economiche nel territorio regionale.
Nella foto: l'assessore al Turismo Crisponi
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