Alguer.it
Notizie    Video    Alguer.cat   
NOTIZIE
SardegnaTurismo Alguer.it su YouTube Alguer.it su Facebook
Alguer.itnotiziesardegnaSaluteAnimali › Mangimi e cibo più sicuro nelle nostre tavole
S.A. 28 giugno 2011
Mangimi e cibo più sicuro nelle nostre tavole
Oggi il sistema di controllo italiano, svolto dagli istituti zooprofilattici, tra cui quello sassarese, si avvale di un nuovo software che offre un importante supporto ai tecnici che si occupano della sicurezza dei mangimi
Mangimi e cibo più sicuro nelle nostre tavole

SASSARI – La qualità degli cibi che finiscono sulle nostre tavole dipende anche dalla sicurezza dei prodotti destinati all’alimentazione animale. Per questo, a partire dal 2001, l’Unione europea ha vietato l’utilizzo di farine animali in tutti i mangimi destinati agli allevamenti con lo scopo di ridurre il rischio di diffusione dell’encefalopatia spongiforme bovina (BSE) nel bestiame, ritenuta tra le cause della variante della malattia di Creutzfeldt-Jakob nell’uomo.

Oggi il sistema di controllo italiano, svolto dagli istituti zooprofilattici, si arricchisce con un nuovo strumento sviluppato dall’Izs dell’Umbria e delle Marche e dal laboratorio Controllo mangimi dell’Istituto Zooprofilattico della Sardegna insieme al Centro di referenza per la Sorveglianza degli alimenti per gli animali di Torino. Si tratta del software EMPRAF (Evaluation of most probable results of animal meal in feed), che offre un importante supporto ai tecnici che si occupano della sicurezza dei mangimi.

«Il metodo ufficiale di controllo prevede un esame microscopico per la ricerca di costituenti di origine animale - spiega la responsabile del laboratorio Controllo mangimi dell’Izs Sardegna, Bruna Vodret –. Perciò i tecnici devono fare un’indagine visiva alla ricerca di frammenti di ossa, piume e scaglie, che possono indicare la presenza di mammiferi, volatili o pesci nei mangimi. Un sistema molto complesso e dubbio – prosegue la dottoressa Vodret – perché in un campione ci possono essere più classi animali e il risultato dipende fortemente dall’esperienza dell’operatore, che è influenzato anche da una certa soggettività metodologica».

Ecco perché il nuovo software, già scaricabile on line, può essere molto utile, perché «offre una banca dati iconografica e calcola i risultati più probabili per sapere se i costituenti animali rinvenuti nei mangimi appartengono ad una classe animale piuttosto che a un’altra – conclude la dottoressa Vodret -. Un valido aiuto che si aggiunge alla sensibilità visiva degli operatori, ai quali resta però la decisione finale».



Hosting provider Aruba S.p.A. Via San Clemente, 53 - 24036 Ponte San Pietro (BG) P.IVA 01573850516 - C.F. 04552920482

La testata usufruisce del contributo della Regione Sardegna Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport
Legge regionale 13 aprile 2017 n. 5, art. 8 comma 13

© 2000-2025 Mediatica SRL - Alghero (SS)