Accolto da duecento persone in festa all´aeroporto di Alghero, il militante di "A Manca pro s´indipendentzia" è tornato a casa dopo 29 mesi di carcere. Le immagini di Alguer.tv
ALGHERO - Affaticato ma felice: così è apparso Bruno Bellomonte appena sbarcato nel settore arrivi dell'Aeroporto di Alghero da un volo Roma Fiumicino atterrato alle 18.30. Il ferroviere sassarese è stato assolto lunedì dalla prima corte d'Assise di Roma al processo di primo grado alle cosìddette nuove Brigate Rosse.
Era accusato accusato di aver pianificato un attentato in vista del G8 a La Maddalena (poi spostato a L'Aquila). Rischiava 10 anni di carcere per cospirazione politica mediante accordo, violazione della legge sulle armi, banda armata, danneggiamento e altro. Con lui sono stati assolti con formula piena «perchè il fatto non sussiste» anche Manolo Pietro Morlacchi e Costantino Virgilio. Altri tre imputati sono stati condannati.
«E' stato un processo politico, lo so io, lo sanno tutti» è il primo commento a caldo del militante di "A Manca pro s'indipendentzia" . Lo ascolta la folla di duecento persone che lo attende dietro un grande striscione con scritto "Bruno Liberu": amici, parenti e compagni di partito lo salutano e urlano il suo nome. Tra loro naturalmente la moglie Caterina per il primo abbraccio da uomo libero.
Nella foto: Bruno Bellomonte sbarcato al Riviera del Corallo