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Stefano Idili 23 marzo 2005
Settimana santa, «il Sindaco ha voluto difendere interessi della città»
«Il Sindaco – afferma Giorgio Tocco - ha solo espresso rammarico perché i riti della Settimana santa non sono stati inseriti nell’elenco delle manifestazioni popolari costitutive dell’identità della Sardegna. E quindi non ammesse a finanziamento»
Settimana santa, «il Sindaco ha voluto difendere interessi della città»

ALGHERO - «Il consigliere Montalto ci ricorda che è stato Commissario dell’Azienda Autonoma di Turismo di Alghero. E fa bene, perché nessuno se n’è mai accorto. Neanche navigando “amenamente” su internet si riuscirebbe a trovarne traccia». Così inizia l’intervento di Giorgio Tocco, Presidente del Club Forza Italia “Alghero che cambia”, in merito all´infuocata polemica che si è sollevata sulle diverse dichiarazioni prima del Sindaco e poi del Commissario dell’Aast e infine del consigliere dei Ds, sul tema dei finanziamenti alla Settimana Santa. Per Giorgio Tocco il Sindaco non ha mai detto che la Settimana Santa è stata abolita. «Il sindaco ha solo espresso rammarico perché i riti della Settimana santa non sono stati inseriti nell’elenco delle manifestazioni popolari costitutive dell’identità della Sardegna. E quindi non ammesse a finanziamento. Sarebbe stato giusto che, oltre Marco Tedde, anche l’opposizione politica avesse sottolineato questa omissione, ritenuta grave dal Sindaco». Il presidente del circolo algherese di Forza Italia incalza affermando che il fatto più rilevante nell’intervento del consigliere Montalto è che egli si preoccupi più di difendere la Regione e la sua parte politica che appoggia Renato Soru piuttosto che gli interessi della città di Alghero, che non hanno colore politico. «Deviare il discorso sul fatto che la Settimana Santa non sia stata abolita è – continua Tocco - un tentativo maldestro che nulla toglie al fatto che la Regione ha escluso i riti di Alghero dall’elenco delle manifestazioni beneficiarie dei contributi. Benefici che certamente avrebbero contribuito a migliorare l’evento nei suoi risvolti religiosi, culturali e turistici. A parte l’aspetto economico, il fatto che i riti di Alghero vengano messi in un piano secondario rispetto alle pur importanti feste di San Simplicio di Olbia, di San Francesco di Lula e della Settimana Santa di Iglesias, non è sicuramente un fatto positivo per la città. Questo è – conclude Tocco - un comportamento che ha offeso l’intera città, esclusi, a quanto pare, il consigliere Claudio Montalto e il commissario dell’Aast Giancarlo Muntoni, quest’ultimo però è parzialmente giustificato in quanto non algherese. Questo il Sindaco ha voluto evidenziare, senza tirare in ballo l’impero del male e il diabolico Soru, svolgendo il ruolo che il Sindaco, ma anche l’opposizione in Consiglio Comunale dovrebbe fare: cioè difendere l’interesse della città».



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