Stavolta le associazioni ambientaliste, dopo la proroga di tre giornate concette dalla Regione, si rivolgono alla Commissione europea per chiedere la sospensiva
CAGLIARI - Nuovo ricorso delle associazioni ambientaliste per la proroga del calendario venatorio. Stavolta la Lega per l’Abolizione della Caccia, Amici della Terra e Gruppo d’Intervento Giuridico si sono rivolte alla Commissione Europea affinchè «verifichi il rispetto delle direttive comunitarie in materia di tutela della fauna selvatica da parte del
decreto dell’Assessore regionale della Difesa dell’Ambiente che ha regalato altre tre giornate di caccia all’avifauna migratrice» (Tordo bottaccio, Cesena, Tordo sassello).
La vicenda è stata, inoltre, segnalata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari e alla Procura regionale della Corte dei conti per la Sardegna per gli eventuali estremi penali ed erariali. La questione era già stata oggetto di ricorso al Consiglio di Stato che aveva disposto la sospensiva del calendario venatorio regionale sardo. La Commissione faunistica, tuttavia, nel giorno in cui in cui un migliaio di cacciatori ha protestato davanti alla sede della Regione, ha ribaltato la decisione e prorogato i giorni di autorizzazione.
«Come in tutta Italia - concludono le associazioni in una nota - il blocco della caccia a specie ormai palesemente rarefatte (es. lepre, Pernice sarda) sarebbero i primi fondamentali passi per rendere meno indecente questa caccia in Sardegna. Ma di questo non se ne vuole nemmeno parlare e la Regione autonoma della Sardegna segue la piazza venatoria, ignorando anche i provvedimenti giurisdizionali. Ora basta».