Red
31 marzo 2012
Peste suina a Villanova Monteleone
Morti due capi, un terzo è stato abbattuto dai veterinari della Asl. Il sindaco di Villanova Monteleone, Quirico Meloni, ha subito emanato ordinanza sindacale di sequestro dell´azienda suina infetta e di abbattimento di tutti i capi presenti

VILLANOVA – E’ arrivata nei giorni scorsi (27 marzo) la confermata della presenza di un nuovo focolaio di peste suina africana nel comune di Villanova Monteleone. L’azienda, a conduzione familiare, è situata in località “Ispiluncas”, nell’agro del comune logudorese. L’allevatore, al manifestarsi dei sintomi, ha avvisato il servizio veterinario di Sanità animale del distretto di Alghero della Asl sassarese che è intervenuto e ha accertato la presenza nell’allevamento di 3 capi con sintomatologia riferibile alle pesti. I veterinari hanno effettuato i campionamenti necessari per la conferma della malattia.
Le analisi, effettuate dall’Istituto zooprofilattico della Sardegna, hanno avuto esito positivo e immediatamente è stata convocata l’Unità di crisi locale per mettere in campo tutte le procedure necessarie a estinguere il focolaio e a definire le zone e gli allevamenti da sottoporre a vincolo sanitario. La peste suina africana ricompare dopo molti anni di assenza nel comune di Villanova Monteleone e va ad aggiungersi ai diversi focolai presenti nel Goceano, a quello segnalato recentemente a Pattada, nel distretto di Ozieri, quindi ancora a quello diagnosticato nel comune di Oschiri che appartiene alla Asl di Olbia-Tempio. Numerosi sono i focolai segnalati ad Alà dei Sardi, sia nel domestico che nel selvatico, che vanno ad aggiungersi a quelli presenti nel territorio della Asl di Nuoro.
Il sindaco di Villanova Monteleone, Quirico Meloni, ha subito emanato ordinanza sindacale di sequestro dell'azienda suina infetta e di abbattimento di tutti i capi presenti. Nell'intervallo di tempo tra il sospetto e la conferma, due capi sono morti. L'unico capo vivo ancora presente nel focolaio è stato già abbattuto e distrutto il 28 marzo, mentre i veterinari hanno fatto la pulizia e la disinfezione dell’allevamento. L’area da sottoporre a restrizione e controllo comprende una “zona di protezione” di tre chilometri di raggio, all’interno della quale sono presenti dieci aziende suinicole censite e appartenenti al Comune di Villanova Monteleone. A sua volta in quest’area, contenuta in una più ampia “zona di sorveglianza” che arriva fino a dieci chilometri, sono presenti 162 aziende suinicole censite con 166 allevamenti.
La zona si trova per la quasi totalità nel territorio di Villanova Monteleone e in parte nei comuni di Cheremule, Cossoine, Giave, Mara, Padria, Romana e Thiesi, tutti territori del distretto di Alghero della Asl di Sassari. In parte rientrano i territori di Bosa e Montresta, appartenenti alla Asl di Oristano. All’interno delle zone di vincolo, i veterinari del servizio di Sanità animale faranno visite cliniche e preleveranno eventuali campioni di sangue dagli animali presenti negli allevamenti per escludere la diffusione della malattia. Tutti gli allevatori interessati sono stati allertati in tempo reale attraverso il sistema “Sms Alert” di cui è dotato il Servizio veterinario della Asl di Sassari e che consente, attraverso l’invio di un messaggio telefonico agli allevatori, l'immediata segnalazione delle misure sanitarie da rispettare nelle zone di vincolo, così da ridurre al massimo il rischio di diffusione della malattia.
Tutti i veterinari della Asl di Sassari sono in allerta e hanno intensificato i controlli nel territorio. Le aziende suinicole censite nei 66 comuni di competenza della Asl di Sassari sono circa 3 mila e quasi 25.000 sono i capi adulti presenti. Nel corso del 2011 i controlli effettuati sui suini, in circa 650 aziende, sono stati oltre 9 mila e tutti con esito negativo. «L’invito a tutti gli allevatori di suini, sia quelli presenti nelle zone di vincolo che quelli al di fuori di queste zone, è di collaborare con i veterinari - fanno sapere dal Servizio di Sanità animale della Asl - segnalando immediatamente qualsiasi moria o sospetto di malattia. Si raccomanda di tenere i maiali confinati in azienda, per evitare il contatto con il cinghiale, e di non effettuare assolutamente introduzioni non autorizzate dal Sevizio veterinario».
|