S.A.
2 aprile 2012
Copagri: «Imu tracollo per le imprese sarde»
L´associazione sarda riunitasi nei giorni scorsi a Oristano ha denunciato le ricadute negative della nuova imposta sulle imprese sarde, sottolineando l´inefficacia delle correzioni attuate in sede di discussione parlamentare

CAGLIARI - Il Consiglio Generale della Copagri Sardegna, tenutosi nei giorni scorsi a Oristano, ha denunciato le ricadute negative della nuova imposta Imu sulle imprese sarde, sottolineando «come le correzioni proposte qualche giorno fa in sede di discussione parlamentare all'imposta non sono assolutamente in grado di impedire il tracollo di molte aziende del settore».
La preoccupazione dell’associazione sarda è in linea con quanto già sottolineato in una recente manifestazione unitaria svoltasi a Roma insieme ad altre due associazioni, CIA e Confagricoltura. La proposta di prevedere l'esenzione dei fabbricati rurali a uso strumentale ubicati in comuni situati al di sopra dei 1.000 metri di altitudine, di cui si è parlato, troverebbe infatti poca applicazione in Sardegna, così come a poco servirebbero le detrazioni di imposta per i terreni posseduti da coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali calcolate sul valore eccedente i 6.000 euro.
«Gli emendamenti sono stati proposti pochi giorni fa quindi c’è ancora tempo per cambiare le cose», dicono il presidente e il direttore di Copagri Sardegna, Ignazio Cirronis e Pietro Tandeddu. Per questo l’associazione chiede che riparta da subito la discussione sui possibili correttivi all’imposta.
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