Dopo il segretario regionale Silvio Lai e il vicepresidente del Consiglio regionale, interviene sul probabile slittamento della data delle amministrative il capogruppo del Partito Democratico Giampaolo Diana che accusa il Governatore di favorire la sua parte politica
CAGLIARI - Il Partito Democratico è unito nel condannare l'ipotesi di rinviare le elezioni amministrative in programma in Sardegna (Alghero compresa) il 20 e 21 maggio. La decisione verrà presa stamane (mercoledì) in un incontro che il Governatore Ugo Cappellacci avrà «in sede tecnica» al Ministero.
Dopo il segretario regionale
Silvio Lai e il vicepresidente del Consiglio regionale,
Mario Bruno, interviene sulla questione il capogruppo del Partito Democratico Giampaolo Diana: «chiedo al Presidente della Regione di non limitare la riunione ai soli aspetti tecnici, ma di trasformare in politica la riunione in modo che la stessa ci permetta di mantenere le elezioni il 20 e il 21 maggio».
Diana giudica «inaccettabile per diversi motivi» il rinvio a Giugno, primo fra tutti «la volontà del presidente di prevaricare, ancora una volta, il Consiglio Regionale che è stato tenuto all’oscuro». E invita a far valere l'autonomia almeno nella fissazione della data. L'altra motivazione che è «un fondato sospetto» per il capogruppo Pd «è quella di nascondere una sua personale scelta di rinvio, per venire incontro alla sua parte politica che in tanti dei 66 Comuni ancora non è riuscita a raggiungere un accordo nemmeno per la scelta del candidato sindaco».
Nella foto: Giampaolo Diana