«Le spiagge non sono ambiti eco-compatibili per i concerti, la musica dal vivo, le gare di mezzi motorizzati e le corse di cavalli». Tutte le associazioni ambientaliste unite: Lipu, Wwf, Legambiente, Italia Nostra e Coadacons. Il documento integrale
ALGHERO - «Le spiagge non sono ambiti eco-compatibili per i concerti, la musica dal vivo, le gare di mezzi motorizzati e le corse di cavalli». E’ questo l’incipit del documento firmato dalle associazioni ambientaliste Codacons, Italia Nostra, Legambiente, Lipu e Wwf che inviano al Sindaco di Alghero, Sassari, al Direttore del Parco Regionale di Porto Conte e al Commissario per l’Ambiente dell’Unione Euyropea.
Nel documento si esprime un parere fortemente negativo e critico in relazione all’utilizzo delle spiagge delle Bombarde e Lazzaretto nel comune di Alghero, di Porto Ferro nel Comune di Sassari come contesti nei quali far svolgere concerti, musica dal vivo e corse di cavalli. Le motivazioni sono articolate in base ai livelli di tutela previsti per i vari contesti naturalistici, paesaggistici e ambientali: spiaggia delle Bombarde e Lazzaretto sono inserite nel parco regionale di Porto Conte, mentre quella di Porto Ferro è un sito di interesse comunitario con vincolo di conservazione integrale.
Nei mesi scorsi il comune di Sassari e le associazioni ambientaliste hanno discusso sulla realizzazione di piste ben precise per consentire il passaggio dei cavalli senza danneggiare la flora spontanea delle dune, ma ancora molto resta da fare e soprattutto da non far fare, a parere degli ambientalisti, come i concerti notturni estivi che prevedono molti spettatori e musica amplificata. Anche per le spiagge del Lazzaretto e delle Bombarde, nel comune di Alghero, le associazioni ambientaliste Codacons, Italia Nostra, Legambiente, Lipu e Wwf chiedono alle Istituzioni di non concedere, in futuro, nulla osta per la realizzazione di simili eventi, per i quali vanno individuati spazi idonei atti anche a garantire la sicurezza dei partecipanti.
Inoltre le associazioni ambientaliste motivano la propria argomentazione ricordando che le coste italiane sono un profilo fragile lungo circa 8.000 chilometri di litorali, sommersi da un’ondata di pressioni e minacce – erosione costiera, degrado, cementificazione selvaggia, inquinamento da terra e dal mare – che nell’ultimo secolo ha già travolto e fatto sparire per sempre l’80% delle dune, eroso il 42% dei litorali sabbiosi e compromesso più del 50% delle nostre coste, interessate e spesso deturpate da agglomerati urbani, strade, porti, industrie e stabilimenti balneari, tanto che oggi meno del 30% dei nostri litorali è rimasto allo stato naturale.
Infine sollecitano le amministrazioni comunali di Alghero e Sassari affinché si dotino di Piani di Utilizzo dei litorali. Il documento è sottoscritto da Italia Nostra di Sassari e Alghero; Lipu di Alghero e delegazione della Sardegna; Wwf Sassari e Alghero; Codacons Sardegna e Legambiente. |
DOCUMENTO
Nella foto: la spiaggia delle Bombarde ad Alghero