Sergio Ortu
25 maggio 2005
Svolta nel contenzioso del cantiere edilizio “Casa della Musica”
I proprietari del terreno su cui insiste il cantiere avrebbero deciso di procedere alla vendita del lotto. La proposta è stata rivolta dall’impresa all’amministrazione comunale, precisamente all’assessorato Demanio e patrimonio

ALGHERO - Potrebbe esserci una svolta nel contenzioso che interessa i titolari del cantiere edilizio di Punta Negra, meglio noto come “Casa della Musica”, e l’amministrazione comunale. L’impresa “Europa snc” titolare dell’intervento edilizio e proprietaria del terreno su cui insiste il cantiere, avrebbe deciso di procedere alla vendita del lotto. La proposta è stata rivolta dall’impresa all’amministrazione comunale, precisamente all’assessorato Demanio e patrimonio. Da parte dell’assessore Caria, scrive l’impresa “Europa snc”, sembra ci sia stato un commento positivo alla proposta di vendita. E ci potrebbe essere dunque un interesse anche dell’amministrazione a trovare una soluzione al problema. C’è da rilevare quindi in merito alla vicenda, un segnale positivo da parte dell’impresa nel tentativo di giungere ad una mediazione con il comune. Sono infatti passati 3 anni da quando è stata revocata all’impresa la concessione edilizia a cause di presunte irregolarità in fase di emissione della stessa licenza. Nel frattempo su ricorso dell’impresa ci fu una sentenza del Tar e del Consiglio di Stato che avevano dato ragione all’azione amministrativa del comune. Di tale intervento si inizia a parlare nel 1998 con l’amministrazione della giunta Sechi, quando si ipotizza nell’area la realizzazione di una “scuola di perfezionamento della cultura della musica”. Successivamente il progetto, supportato da autorizzazione edilizie, va avanti seppure lentamente, fino all’ottenimento degli atti di concessione. Siamo nel novembre 2001 (giunta Baldino) quando la società titolare dell’intervento inizia le opere di accantieramento e preparazione delle fondamenta. L’impatto sulla costa è notevole tant’è che partono dai residenti, comitato di quartiere e poi associazioni ambientaliste, segnalazioni alle autorità. Nel marzo del 2002 interviene persino la guardia costiera che individua abusi sulla pertinenza demaniale dei trenta metri dalla battigia. A luglio l’amministrazione appena insediata, assessore all’edilizia privata Michele Soggiu, revoca le concessioni edilizie, ravvisando irregolarità anche nella modificazione delle destinazioni d’uso. Il resto è storia di oggi, ossia cantiere chiuso e contenzioso tra comune e impresa. Da allora il cantiere edilizio giace nel più completo abbandono, con legittime proteste degli abitanti della zona che in più di un’occasione hanno lamentato la mancanza di sicurezza sulla recinzione, i cui pannelli estremamente labili ad ogni folata di vento vengono scaraventati sulla strada. Intuibili i rischi per danni a cose e persone. Con l’apertura però di questi giorni da parte della società titolare dell’intervento potrebbe iniziare una opera di mediazione e quindi conclusione della penosa storia. Il miglior auspico sarebbe quello del ripristino dello stato dei luoghi solo parzialmente effettuato dall’impresa con la copertura degli scavi. La parola passa ora al comune che dovrà decidere se accogliere la proposta di vendita dell’impresa. Nel frattempo si registra la soddisfazione del Comitato di Quartiere che accoglie positivamente l’apertura dell’azienda nel tentativo di ricorrere ad una mediazione e quindi alla risoluzione della vertenza. «Per quanto ci riguarda il nostro obbiettivo era stato già raggiunto in occasione della definizione dello stato d’uso a verde pubblico dell’area interessata nel piano particolareggiato della borgata - spiega Mauro Manca del Comitato di Fertilia - ma siamo ben felici di sapere che l’azienda ha deciso di abbandonare il progetto. Se il comune acquisisse il lotto di terreno probabilmente si darebbe finalmente corso al ripristino dello stato dei luoghi e alla rivalutazione ambientale del sito». La zona c’è da dire ha subito infatti un progressivo degrado a causa dell’insistenza del cantiere edilizio e del movimento terra effettuato.
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