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S.A.
17 novembre 2012
Alghero-Sassari: «il treno che vorrei»
Disagi e disservizi nella tratta ferroviaria frequentata da centinaia di pendolari ogni giorno. La lettera di protesta di due studenti universitari

ALGHERO - «Treni vecchi e maleodoranti. E’ questo il commento della maggior parte dei passeggeri che frequentano un’arteria importante del nord Sardegna: una sofferenza per i residenti, una brutta cartolina per i turisti che fotografano attoniti dei treni che rimandano a qualche film ambientato in epoche passate». E' questo che scrivono alla redazione di Alguer.it due studenti universitari algheresi per lamentare i disservizi e il degrado dei mezzi nell'Alghero-Sassari.
Nella lettera descrivono un viaggio di 33 minuti (che potrebbe durare molto meno con macchine più moderne) tra la sporcizia, le fermate, i rumori, gli spifferi e spesso in piedi «in prossimità delle porte dei treni, porte spesso traballanti sulle quali a una ipotetica brusca frenata potrebbero finire le persone ammassate in quell’angusto passaggio, con conseguenze tristemente immaginabili». «E c’è da dire - sottolineano - che è espressamente scritto sul treno che è vietato stare nei corridoi di passaggio, quindi sarebbe il caso di dotare i viaggi di più vagoni visto l’aumento dell’utenza. Sciagurato il giorno in cui il tempo porti pioggia: i viaggiatori seduti sul treno saranno accolti dall’acqua che filtra dal soffitto rendendo inagibili alcuni posti e bagnati alcuni passeggeri». Alle infiltrazioni e il freddo d'inverno e il caldo da sauna d'estate, c'è un comfort "quattro stagioni", ossia «il rumoroso sottofondo che i moderni motori sotto i piedi dei passeggeri diffondono causando un inquinamento acustico fastidioso e nocivo», oltre ai «vetri rotti e la sporcizia abbondante».
E' colpa della crisi? Non si direbbe dai numeri che rivelano il raddoppio degli abbonamenti mensili che hanno ormai superato i 200 circa. Non solo studenti, ma lavoratori e famiglie che optano per il mezzo pubblico, più accessibile nei tempi del carburante alle stelle. «Siamo soggetti ad orari e sanzioni per ritardi - dicono i pendolari - che ogni giorno fanno affidamento ai capricci di mezzi che fanno fatica a stare al passo coi tempi e infatti ad altri tempi appartengono, essendo alcuni vagoni introdotti negli anni cinquanta e settanta. E c’è da dire che la linea è stata rinnovata 3 anni fa e quindi la tratta potrebbe potenzialmente raggiungere velocità più elevate, ma i treni sono quelli che sono».
I ritardi maggiori si sono avuti nell'ultima settimana, da 90 a 120 minuti: coincidenze perse, corsi universitari saltati, appuntamenti spostati o persi. A ciascuno la sua conseguenza. «E’ il caso di dire basta - scrivono nel finale della lettera gli studenti che parlano a nome di un'intera comunità di pendolari -. Siamo stanchi di essere presi in giro e trattati in questo modo; bisogna ridare dignità a un mezzo che ha tracciato la storia di generazioni di studenti e su cui si deve puntare per potenziare e rilanciare la mentalità dell’utilizzo del mezzo pubblico ad Alghero, veicolo di turismo e aria più salubre».
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