PORTO TORRES - «Oramai la notizia è ufficiale. La Flotta Sarda avrebbe già "mollato gli ormeggi" e, di fatto, decretato il fallimento del progetto». Lo ha dichiarato il segretario della Filt Cgil Arnaldo Boeddu.

«Il non aver bandito per tempo - prosegue - il bando di gara internazionale per passeggeri e per le merci, così come avvenuto anche per il trasporto aereo, ci ha portato ad una situazione a dir poco disastrosa e, peraltro non a costo zero per i cittadini sardi». Ma, la questione che, in questo momento, «sta a cuore» al dirigente sindacale è soprattutto la carenza di posti nei garage delle navi traghetto della Tirrenia che attraccano presso le banchine del porto di Porto Torres: «non vengono imbarcati circa una sessantina di semirimorchi».

Così succede che gli agricoltori debbano imbarcarsi da altri porti per esportare il carciofo Dop sardo del Nord Sardegna, o sperare nella solidarietà di altri imprenditori (come accade) del territorio che gli lasciano il posto. Ogni giorno la richiesta di domanda di imbarco dal porto di Porto Torres, si aggira intorno a 1.400 – 1.500 metri lineari. Le due navi traghetto che si alternano a Porto Torres, la Bithia e la Janas, hanno a disposizione solo 800 metri lineari, del tutto insufficienti per la domanda del territorio.

Carenze che si aggravano il mercoledì e il giovedì: in questi due giorni, le prenotazioni arrivano a sfiorare i 1.800 metri lineari. Nonostante le ripetute grida di allarme della Filt Cgil, la politica di livello regionale non ha mosso un dito e non ha preso alcuna decisione, abbandonando a se stesso questo territorio martoriato dalla disoccupazione e dalla povertà. Per questo Boeddu chiama a raccolta i lavoratori portuali e marittimi pronti a scendere in piazza nella manifestazione regionale indetta da Cgil Cisl e Uil.

Nella foto: Arnaldo Boeddu